De Rossi, cuore azzurro: «Tutto per rivincere il Mondiale»
Il centrocampista della Nazionale ha risposto alle domande dei tifosi sul canale Youtube della nazonale. Ha risposto a tutto, passando dall’amico e compagno Totti al suo ormai storico numero di maglia, il 16, facendo anche una confidenza importante: «Il mio mito è sempre stato Roy Keane».
MANGARATIBA - «Cosa darei per rivincere il mondiale? Faccio fatica anche a scherzarci su, sarebbe un sogno incredibile, già giocarlo lo è, e vincerlo capita ad un giocatore su mille, rivincerlo due volte sarebbe qualcosa di unico, non so cosa darei, ma farò di tutto«. Parole e musica di Daniele De Rossi, disposto a qualsiasi cosa pur di bissare il successo di Germania, anche senza Francesco Totti. «Cosa mi ha detto prima del Mondiale? Io vado in vacanza e tu vai a fare un mese e mezzo di ritiro sotto al sole. La classica mattonata che ti dà lui, però sono un po' più giovane, lui ha già dato tanto per Mondiali ed Europei e ora si gode le meritate vacanze durante l'estate. Speriamo si riposi bene perchè il prossimo anno abbiamo da fare un grande campionato», ha detto De Rossi, rispondendo sul canale Youtube della Nazionale alle domande dei tifosi arrivate nel ritiro di Mangaratiba via Twitter.
TOTTI IL PIÙ GRANDE - Proprio il capitano della Roma è «il giocatore più forte con cui ho giocato e gioco ancora, ma i miei miti da ragazzo sono quei quattro-cinque grandi del centrocampo: Roy Keane, Guardiola, Davids, per poi arrivare a Gerrard, Lampard, Xavi, Iniesta, lo stesso Pirlo. Tutti i giocatori che fanno il mio stesso ruolo. Poi da romanista Rudi Voeller, lo stesso Francesco. Durante la mia giovinezza non era un amico ma soltanto un campione da vedere allo stadio», aggiunge De Rossi che spiega come «essere uno dei simboli della nazionale italiana è un orgoglio grandissimo, mi stupisco ancora di questo».
IL NUMERO 16 SARÀ SEMPRE MIO - Ancora una domanda, questa volta legata al numero 16, da sempre fedele compagno di Daniele De Rossi: «È il giorno in cui è nata mia figlia il 16 luglio poi è il numero di Roy Keane il mio idolo da sempre, è un numero che credo no cambierò mai».