19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Brasile 2014

La Germania spaventa il mondiale

All'esordio a Brasile 2014, la squadra di Joachim Loew travolge il Portogallo all'Arena Fonte Nova di Salvador: finisce 4-0 con tripletta di Muller e sigillo di Hummels. Da incubo la prova dei lusitani, in dieci dal 37' per l'espulsione di Pepe.

SALVADOR - La Germania spaventa il Mondiale. All'esordio a Brasile 2014, la squadra di Joachim Loew travolge il Portogallo all'Arena Fonte Nova di Salvador: finisce 4-0 con tripletta di Muller e sigillo di Hummels. Da incubo la prova dei lusitani, in dieci dal 37' per l'espulsione di Pepe. In ombra Cristiano Ronaldo, infortuni per Hugo Almeida, Coentrao e Hummels.

PER I LUSITANI PRIMO TEMPO DA INCUBO - Il match dell'Arena Fonte Nova di Salvador è uno dei più attesi della prima giornata del Mondiale. Ci si attende spettacolo e le premesse sono ottime. Punge subito il Portogallo, con un sinistro di Cristiano Ronaldo che impegna Neuer (7'). La risposta tedesca arriva da un erroraccio di Rui Patricio che, rinviando, serve incredibilmente Khedira: destro immediato a porta vuota e palla incredibilmente fuori. Al 12' si sblocca il risultato: Joao Pereira atterra Goetze in area, è rigore e Muller non sbaglia. Il Portogallo si spegne e la squadra di Loew raddoppia al 32': corner di Kroos e imperioso colpo di testa di Hummels che non lascia scampo a Rui Patricio. Il primo tempo da incubo del Portogallo non è ancora finito perché cinque minuti dopo i lusitani restano in dieci: Pepe dà una manata sul volto di Muller che crolla a terra, il difensore del Real Madrid non la prende bene, si avvicina al tedesco e lo tocca con una testata. L'arbitro serbo Milorad Mazic non ha dubbi ed espelle il difensore portoghese. La Germania non si ferma e al 46' cala il tris: palla dentro di Kroos deviata da Bruno Alves, Muller è un falco e batte ancora Rui Patricio con un diagonale di sinistro.

OZIL NON GRADISCE IL CAMBIO - La ripresa ha poco da dire. Ozil si divora il poker in apertura, poi viene sostituito da Schurrle ed esce dal campo a testa bassa con un'espressione poco felice (per usare un eufemismo). Il Portogallo ha una sfortuna nera. Dopo l'infortunio di Hugo Almeida alla mezz'ora (sospetto stiramento), arriva anche quello di Fabio Coentrao, che cade a terra toccandosi una coscia ed esce in barella. Non c'è più partita. Si fa male anche Hummels, che cade male dopo un contrasto aereo e deve uscire. Goetze spreca tutto solo davanti a Rui Patricio, poi Cristiano Ronaldo perde le staffe quando l'arbitro Mazic non concede il rigore per un fallo (apparso netto) di Howedes su Eder. E inevitabilmente arriva il 4-0: Schurrle mette in mezzo dalla destra, Rui Patricio non trattiene e Muller si avventa come un falco sulla respinta insaccando da due passi. Per l'attaccante del Bayern Monaco 20esimo gol in 50 presenze con la Nazionale. Può bastare così: per la Germania esordio migliore non poteva esserci.

LOEW: MULLER PENSA SOLO AL GOAL - «E' un ottimo debutto per noi. Prima del match avevo detto che non avevamo alternativa alla vittoria. La squadra è entrata bene in gara e ha ben controllato le velleità offensive di Ronaldo, Moutinho e Nani, che sono stati ben controllati. Abbiamo avuto otto occasioni e segnato quattro volte, siamo stati efficaci». In queste parole c'è tutta la soddisfazione di Joachim Loew, ct della Germania che a Salvador ha spazzato via il Portogallo all'esordio ai Mondiali brasiliani con un perentorio 4-0. Eroe di giornata Thomas Mueller, autore di una tripletta. Loew definisce Mueller «un giocatore poco ortodosso, non so neanch'io da allenatore che movimenti fa. Va dove può creare maggiore pericolo all'avversario, come nel quarto gol ad esempio, è sempre presente e difficile da marcare. Thomas non ha che un'idea in testa: fare gol».