4 ottobre 2024
Aggiornato 03:00
Calcio - Serie A

Manca la licenza Uefa: Europa a rischio per il Parma. Pronto il ricorso.

La Figc comunica i nomi delle squadre che hanno conseguito la licenza Uefa per la stagione sportiva 2014-15. Manca quello del club ducale, ma il Parma è pronto a ricorrere all’Alta Corte del CONI. Il Torino intanto torna a sperare.

PARMA – Dopo tanta fatica sul campo, nulla sembra ancora fatto per la squadra del presidente Ghirardi ed il Torino, escluso in maniera rocambolesca dalla corsa all’Europa grazie al rigore sbagliato da Cerci al 94’, torna a sperare.

Il Parma infatti, si è qualificato ieri per l'Europa League ma rischia di restarne fuori. La Figc ha comunicato i nomi delle società che, «a seguito delle decisioni delle Commissioni di Primo e Secondo grado delle Licenze Uefa, risultano aver conseguito la licenza per la stagione sportiva 2014/2015» e il nome del club crociato non c'è. Nell'elenco figurano Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Torino, Udinese e Verona.

PRONTO IL RICORSO AD ALTA CORTE CONI - «Il Parma ricorrerà senza indugi all'Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale». E' quanto si legge in una nota diffusa dalla società ducale dopo che la Commissione di secondo grado della Figc le ha negato il rilascio della licenza Uefa. «Il Parma ha appreso con sorpresa la decisione della Commissione di secondo grado di negare il rilascio della licenza Uefa alla nostra società - si legge nella nota - Pur nel grande rispetto del lavoro svolto dalla Commissione, il Parma - tuttora assolutamente convinto delle proprie ragioni - non può accettare questa decisione che vanifica un risultato sportivo che premia un'intera città e che è stato conseguito dopo anni di sforzi economici ed agonistici. Per questi motivi ricorrerà senza indugi all'Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale nella certezza che, nella suprema sede della Giustizia Sportiva, sarà' riconosciuto il proprio corretto adempimento ai criteri economico finanziari previsti dalla procedura per il rilascio della licenza Uefa».