19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Calcio | Serie A

Sabatini condanna Zeman

Duro il Direttore sportivo della Roma: «Il lavoro di Zeman è soddisfacente per alcuni aspetti, ma è chiaro che ci sono cose meno positive. È venuto il momento di interrogarci, e tra le valutazioni che stiamo facendo c'è anche un cambio della guida tecnica, benché marginalmente»

MILANO - «Il lavoro di Zeman è soddisfacente per alcuni aspetti, ma è chiaro che ci sono cose meno positive. È venuto il momento di interrogarci, e tra le valutazioni che stiamo facendo c'è anche un cambio della guida tecnica, benché marginalmente». Le parole del direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, suonano come una condanna per Zdenek Zeman. Il tecnico boemo, all'indomani del pareggio per 3-3 contro il Bologna, potrebbe essere esonerato nelle prossime ore. La squadra non ha ancora vinto in campionato nel 2013 e ha racimolato solo due punti nelle ultime quattro partite.

«Zeman è l'allenatore che ha scelto la Roma in maniera quasi euforica - ha spiegato Sabatini -. Lo abbiamo scelto pensando che avrebbe fatto prevalere la voglia di fare calcio nella testa dei ragazzi, un calcio non garibaldino ma arrogante, prepotente, che volesse schiacciare l'avversario con azione dinamica rivolta prevalentemente alla parte offensiva. Era un'esigenza forte e Zeman ha centrato questo obiettivo: la squadra ha il miglior attacco della Serie A. Lo abbiamo lasciato lavorare e lui con molto coraggio ha immediatamente capito potenzialità e possibilità di calciatori che potevano o essere migliorati: mi riferisco a Lamela, ma non solo lui».

Il destino di Zeman sembra segnato, ma Sabatini resta abbottonato sul nome del possibile sostituto: «La Roma ha bisogno di un allenatore normale, ma che abbia carisma e capacità di convincere tutti quelli che lavorano intorno a lui di potere costruire qualcosa di importante. Se valuteremo questo, lo faremo tenendo presente questa indicazione».