19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Il ritorno di Mario in nerazzurro

Zanetti: Balotelli? Nessun problema se tornasse all'Inter

Il capitano: «Si sta parlando tanto di lui perché sta dimostrando il suo valore». Roma, stagione finita per Burdisso. Aldo Agroppi colpito da infarto e operato a Livorno. Cessione Catania, Riccardo Gaucci assolto al processo

MILANO - «Balotelli? Se un domani tornasse il gruppo lo accoglierebbe bene come ha accolto bene tutti i giocatori che sono arrivati». Il capitano dell'Inter Javier Zanetti non chiude le porte ad un eventuale ritorno dell'attaccante in nerazzurro. «Balotelli insieme a noi non ha avuto nessun problema - chiarisce Zanetti -. Si sta parlando tanto di lui perché sta dimostrando il suo valore, che nessuno discute. Ha grandi qualità».

Zanetti evita qualsiasi polemica con Ibrahimovic, che nella sua autobiografia ha parlato di un'Inter divisa in clan. «Non voglio entrare in polemica - premette il numero 4 - ho rispettato il suo pensiero. Il gruppo dell'Inter è molto compatto, altrimenti non si riesce a vincere ciò che abbiamo vinto». L'argentino non si sbilancia neanche sui possibili rinforzi per i nerazzurri nel mercato di gennaio: «Penso che arriveranno dei rinforzi - si limita a dire Zanetti -. Tevez? Sta avendo problemi col suo club, stiamo parlando di un grande campione. Lisandro Lopez e Julian Velazquez? Stanno facendo molto bene, se arrivano ci vorrà un po' di tempo per ambientarsi come è successo ad Alvarez e a Castaignos, che secondo me sono grandi giocatori ma vanno aspettati».
All'indomani della decisione del Tnas sul ricorso presentato dalla Juventus a proposito dello scudetto 2006, il capitano dell'Inter si schiera con il presidente Massimo Moratti: «Calciopoli? È stato molto chiaro il nostro presidente, che è un signore come è stato un signore Facchetti - dice l'argentino -. Noi adesso ci dobbiamo concentrare sulle partite, ma Moratti ha parlato nella maniera giusta. Lui è un grande presidente che ogni volta che parla dice le cose come sa».

Roma, stagione finita per Burdisso - Il difensore della Roma Nicolas Burdisso ha riportato «una grave lesione capsulo-legamentosa al ginocchio sinistro nel corso dell'incontro della nazionale argentina contro la Colombia, disputato ieri». Questo il comunicato ufficiale del club giallorosso che fa luce sulle condizioni del difensore argentino, uscito in barella al 33' del primo tempo durante il match valido per la qualificazione ai Mondiali 2014, vinto 2-1 dalla Seleccion contro i colombiani.
Il giocatore è già stato sottoposto ai primi accertamenti dallo staff sanitario della Nazionale argentina, mentre è previsto nel fine settimana il rientro in Italia, dove Burdisso effettuerà ulteriori controlli con lo staff medico della Roma. Il ds giallorosso Walter Sabatini si è detto molto dispiaciuto per l'accaduto. Lo stop previsto per il difensore è di circa sei mesi: molto probabilmente la sua stagione è già finita.

Aldo Agroppi colpito da infarto e operato a Livorno - Un infarto ha colpito l'ex allenatore di calcio e opinionista sportivo, Aldo Agroppi, che attualmente è ricoverato a Livorno. In una nota, l'Asl scrive che Agroppi «è stato immediatamente sottoposto a terapia trombolitica con buoni risultati». A seguito di «una successiva aritmia» è stato però necessario il trasferimento col 118 dall'ospedale di Piombino, la città natale e di residenza di Agroppi, dove inizialmente era stato ricoverato. A Livorno, gli «è stato effettuato un intervento di angioplastica nel reparto di Emodinamica guidato dal dottor Enrico Magagnini. Un nuovo duplice episodio di aritimia ha portato a compiere un ulteriore intervento per l'applicazione di un contro-pulsatore aortico al fine di migliorare l'irrorazione sanguigna delle coronarie». Aldo Agroppi, pur vigile, è in prognosi riservata e le sue condizioni sono sotto stretta osservazione.

Cessione Catania, Riccardo Gaucci assolto al processo - Riccardo Gaucci è stato assolto dall'accusa di appropriazione indebita nel procedimento penale sulla cessione del Catania, avvenuta nel maggio 2004 a favore di Antonino Pulvirenti, attuale numero uno della società etnea. Ne dà notizia il legale di Gaucci, l'avvocato Francesco Giuseppe Catullo.
Figlio di Luciano, ex presidente del Perugia che gli affidò la guida del Catania una volta rilevato il club siciliano, Gaucci jr era stato denunciato nel novembre 2005 dallo stesso Pulvirenti e da Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania. Ma né Pulvirenti né Lo Monaco - ha ricordato l'avvocato Catullo - si sono presentati alle udienze al Tribunale di Roma per testimoniare e successivamente il patron del Catania ha manifestato l'intenzione di rinunciare a perseguire penalmente l'imputato. Gaucci ha già preannunciato che procederà nelle sedi giudiziarie contro i suoi ex accusatori, per essere risarcito dei danni di immagine ed economici subiti.
«Finalmente è venuta a galla la verità, ovvero che la vendita del Catania Calcio era sempre stata regolare, a differenza di quanto denunciato da talune persone», ha detto Gaucci commentando con soddisfazione la sua assoluzione. «I tifosi devono saperlo: la mia famiglia a Catania si è sempre comportata bene, non ha portato via nulla, né rubato nulla. La famiglia Gaucci ha preso una squadra dalla Serie C e l'ha portata in Serie B, lavorando con serietà e costanza. La cosa importante è che i catanesi sappiano che la compravendita della società è avvenuta nella massima trasparenza e regolarità. Era molto importante che il mio nome fosse riabilitato, a Catania e non solo, dove abbiamo dato la vita e abbiamo sempre lavorato con professionalità. Era giusto finisse così, con un'assoluzione. Però non ho subito sei anni e mezzo di processo per rimanere con le mani in mano: ora passerò al contrattacco e mi adopererò per effettuare le azioni che mi sono possibili, nelle sedi opportune, come del resto farebbe chiunque altro al mio posto».