19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Il legame non è del tutto spezzato

Inter: Moratti, riprenderei Balotelli domattina

L'attaccante del Manchester aveva ammesso che non sarebbe contrario. Cissè: Ora i gol con la Lazio, poi torno in Francia. Conti: Per De Rossi rifiutati 70 milioni. «Ho vinto la bestia»: torna in panchina Mondonico

MILANO - Il legame tra Mario Balotelli e l'Inter non è del tutto spezzato, almeno per quanto riguarda il club nerazzurro. Lo conferma direttamente il presidente Massimo Moratti, che ha parlato ai cronisti a margine del Premio Facchetti nella sede della Gazzetta dello Sport: «Balotelli? Lo riprenderei domani mattina. Ho sempre molta stima per lui, mi sembra che stia venendo fuori molto bene grazie a Mancini e a questa sua esperienza in Inghilterra».
Mario Balotelli è stato ceduto dall'Inter al Manchester City nell'estate 2010 per una cifra vicina ai 28 milioni di euro, e dopo una prima stagione in chiaro scuro, quest'anno è sempre più decisivo per le sorti dei citizens, con cui ha realizzato 7 reti in 10 presenze. Lo stesso Mario, qualche giorno fa, non aveva chiuso le porte ad un ritorno all'Inter: «Perché no? A tre condizioni: che i tifosi si calmino, che non mi spacchino la macchina per le strade di Milano e che l'Inter sia sempre competitiva».

Cissè: Ora i gol con la Lazio, poi torno in Francia - «Sto attraversando un periodo difficile, è da dieci partite di campionato che non segno, ma non voglio mollare». Djibril Cissè racconta il suo travagliato inizio di stagione con la maglia della Lazio in un'intervista al quotidiano francese l'Equipe: l'attaccante, dopo un avvio col botto (in gol con il Milan all'esordio in campionato), non trova la via del gol da ormai due mesi e il ct della Francia Laurent Blanc lo ha escluso dalla lista dei 22 convocati per il doppio impegno amichevole con gli Stati Uniti e con il Belgio. «Sicuramente questo mi rende un po' nervoso - continua Cissè - ma capisco il ct che vuole dare una chance a tutti. Il gol? Mi manca tantissimo. È stato più facile per me tornare dopo gli infortuni, mentre invece l'astinenza da gol è più dura, fa più male».
Dopo tanti e gravi infortuni, la carriera di Cissè sembrava avviata verso la fine, quando si trasferì dal Sunderland al Panathinaikos: «Mi ricordo che la gente diceva che ero morto e seppellito in Grecia - dice l'attaccante biancoceleste -. Mi faceva ridere. Chi mi conosce sa che non mollo mai e che non faccio niente senza un progetto dietro. So cosa devo fare per tornare a giocare per il mio paese e per la mia Nazionale». Una battuta l'ex enfant prodige del calcio francese la fa proprio su un suo ritorno in madrepatria: «Mi mancano 6 gol per raggiungere quota 100 in Ligue 1, e posso assicurare che questo record sarà completato, non posso chiudere così. In che squadra? Giocherei solo in due club, l'Auxerre e il Marsiglia».

Conti: Per De Rossi rifiutati 70 milioni - «Per De Rossi abbiamo rifiutato un'offerta di 70 milioni». Queste sono le parole di Bruno Conti, ex ala della Roma e ora responsabile del settore giovanile giallorosso. «Capitan futuro» continua ad essere al centro di voci di mercato, dato che il suo contratto, in scadenza a giugno del 2012, non è stato ancora rinnovato: «De Rossi resta a Roma - afferma Conti a Radio Manà Sport - escludo categoricamente che possa andare via. Il Chelsea arrivò ad offrirci 70 milioni per lui, tanti soldi, ma Rosella Sensi rifiutò l'offerta».
De Rossi è cresciuto nel settore giovanile della Roma, compiendo un percorso che Conti augura anche ai vari Viviani, Verre e Caprari, i campioni del futuro: «Credo che siano pronti per il grande salto. Luis Enrique ha fatto cose importanti per loro.
Questa società lavora con i giovani». Conti parla anche del mercato giallorosso: «Dei nuovi arrivati mi ha entusiasmato Pjanic, ha un grande talento, ma anche Bojan, che si è sempre fatto trovare pronto. Luis Enrique? Mi piace tantissimo. E' un allenatore giovane, uno che sul campo ti fa migliorare, è bravo a parlare con tutti, ha creato un grande gruppo. Non ho mai sentito nessuno della rosa lamentarsi di lui».

«Ho vinto la bestia»: torna in panchina Mondonico - «Eccomi qua ad aggiornarvi, anche se ormai lo vedete giornalmente in tv! tutto sembra volgere al meglio, sempre vicina a te Papo». Così il 9 novembre Clara Mondonico comunicava sul Facebook l'uscita dall'incubo del padre Emiliano, l'allenatore di calcio colpito da un tumore allo stomaco e che, come riporta un'intervista odierna al Corriere fiorentino, può finalmente dire di aver «battuto la bestia». Sabato Mondonico sarà ospite d'onore, in tribuna, al 'Franchi' di Firenze per assistere alla partita tra la Fiorentina, squadra che è nel cuore del «Mondo», e il Milan.
«Ho vinto, l'ho battuto - racconta Mondonico - dopo tanti interventi, gli ultimi esami dicono che ce l'ho fatta. Ora, finalmente, potrò tornare all'esistenza di tutti i giorni. La mia famiglia, soprattutto. Poi il mio lavoro che significa pallone e Albinoleffe». Ma gli orizzonti del mister si sono allargati fino a quella che definisce «un'opera missionaria»: «in tutte le sedi più opportune informerò il prossimo che vincere è possibile anche contro certi mali che sembrano imbattibili. Come? attraverso la prevenzione che rimane l'arma più efficace».