Una bella Italia batte la Spagna 2-1
Per gli azzurri in gol Montolivo e Aquilani. Buffon: «Ora Cassano ci faccia vincere gli europei». Prandelli: «Abbiamo dimostrato personalità e coraggio»
BARI - L'Italia di Cesare Prandelli ha battuto 2-1 in amichevole a Bari la Spagna campione d'Europa e del Mondo. Per gli azzurri hanno segnato Riccardo Montolivo, all'11' del primo tempo, scavalcando Casillas con un perfetto pallonetto, mentre la rete decisiva è arrivata all'83' con Alberto Aquilani, la cui conclusione è stata deviata in maniera decisiva da Raul Albiol. Il momentaneo pareggio delle Furie Rosse è arrivato al 34' su calcio di rigore di Xabi Alonso: l'arbitro tedesco Brych ha assegnato la massima punizione per una trattenuta in area di Chiellini su Llorente.
Gli azzurri hanno giocato un'ottima gara, costruendo diverse palle gol soprattutto nel primo tempo (un palo al 4' con Criscito), e si sono dimostrati tutto fuorchè inferiori alla formazione di Del Bosque. Tra i migliori Antonio Cassano, esaltato dal giocare di fronte ai suoi tifosi nella sua città, e per la fascia di capitano che i compagni hanno voluto che indossasse. Ora l'Italia di Prandelli si tuffa nella fase finale delle gare di qualificazione agli Europei 2012.
PRANDELLI: MOSTRATI PERSONALITA' E CORAGGIO - L'Italia ha mostrato personalità e coraggio, e non ha sfigurato di fronte alla Spagna campione d'Europa e del mondo. E' soddisfatto Cesare Prandelli, ai microfoni di RaiSport, al termine della partita amichevole vinta per 2-1 dagli azzurri a Bari. La vittoria di stasera «dobbiamo prenderla nella maniera giusta. Finchè abbiamo avuto gambe e lucidità abbiamo fatto un'ottima partita, poi abbiamo mancato di ordine e abbiamo dovuto lavorare di piu», ha detto il ct. Ma «abbiamo avuto personalità e coraggio», ha sottolineato. Quanto ai singoli, Prandelli è soddisfatto della prestazione di Antonio Cassano: «Non dava riferimenti, sono contento per lui». Bene anche Mario Balotelli: «Importante la sua prestazione», perchè- secondo il ct - anche pochi minuti di gioco possono dare indicazioni significative. Rilevando le differenze tra Spagna e Italia, Prandelli ha sottolineato che i campioni di Sudafrica 2010 «sono anni e anni» che hanno sviluppato certi automatismi, mentre «noi stiamo lavorando per giocare in un certo modo». Ma - conclude - «noi non abbiamo sfigurato».
CASSANO: GRAZIE A BUFFON PER LA FASCIA - «Voglio ringraziare Buffon per il gesto di stasera ed anche i compagni, il mister e i dirigenti della Nazionale. Prima della gara ho trovato a sorpresa la fascia di capitano, mi hanno fatto un regalo immenso». Antonio Cassano è emozionato e prima di commentare la gara contro i campioni del mondo della Spagna ai microfoni della Rai ringrazia pubblicamente Gigi Buffon per il gesto di avergli lasciato la fascia di capitano nella sua Bari. «Gigi oltre ad essere un grande capitano è un grande uomo, un grande in tutto e per tutto. Io ho un ottimo rapporto con lui, sono sempre con lui, pensate quanto mi sopporta...» ha detto Fantantonio che si trova d'accordo con Prandelli sul fatto che quella di stasera sia la sua migliore prestazione in azzurro. «Se ha detto così sono d'accordo, certo devo migliorare, ma ancora non sono finito perchè ne ho sempre una più del diavolo. Chi dice che sono finito? Ce ne sono una valanga... Io me li ricordo tutti, ma adesso niente polemiche sono contento così».
BUFFON: ORA CASSANO CI FACCIA VINCERE EUROPEI - «E' stato un gesto naturale, mi è venuto in mente ieri e mi sembrava una cosa abbastanza normale darla ad Antonio». Gigi Buffon, ai microfoni della Rai, spiega con queste parole come è nata l'idea di promuovere Cassano capitano nella sua Bari. «Per me portare la fascia è un onore, ma se si può fare felice e dare questo onore a qualcun altro ne sono contento - continua Buffon -. Per il gruppo di persone che siamo è stato un gesto talmente semplice e naturale che non c'è niente da stupirsi. Se avessimo giocato a Brescia probabilmente sarebbe andata a Pirlo la fascia, siamo un gruppo di ragazzi che si stima e si rispetta e dove tutti possono fare il capitano». Buffon torna su Cassano e ne esalta qualità e potenzialità. «Nemmeno lui sa il valore che ha nello spogliatoio e in campo per noi - spiega il numero 1 azzurro -, ma per fare la differenza, il primo a volersi bene deve essere lui stesso. Deve presentarsi bene per fare un grandissimo Europeo e farcelo vincere».
MONTOLIVO: QUESTA SQUADRA MI DA' SERENITA' - «E' stata una grande partita, siamo contenti perchè affrontavamo una squadra molto forte e collaudata, è andata bene soprattutto per l'approccio alla partita, ottimo soprattutto nella prima mezz'ora. Abbiamo concesso poco, ma dal punto di vista del possesso palla era difficile contrastarli. Noi non saremo mai come il Barcellona, ma possiamo dare qualità nelle ripartenze». Intervistato da RaiSport, Riccardo Montolivo evidenzia i meriti degli azzurri nella sfida vinta contro i campioni del mondo della Spagna. «Oggi dovevamo dare una risposta, e l'abbiamo fatto - dice ancora Montolivo -. Il pubblico è stato fantastico e ci ha trascinato. Sul gol ho avuto palla in profondità da Criscito, ho visto Casillas e ho fatto lo 'scavino': era l'unica cosa che potevo fare, e l'unico modo per segnare, perchè lui mi era venuto molto vicino». Perchè Montolivo è spesso protagonista in azzurro? «Questa squadra mi dà serenità - risponde -, soprattutto per il momento che sto vivendo nel club. Quando si indossa la maglia azzurra uno le motivazioni le trova sempre. Fare il trequartista non è il mio ruolo, ma lo posso fare in una squadra come questa nazionale, dove c'è tanto possesso palla».
CRISCITO: DISPUTATA UNA GARA PERFETTA - «Sono contento di avere fatto una buona partita sia io che tutta la squadra. Affrontavamo i campioni del mondo e abbiamo fatto una buona prova». Lo ha detto a fine partita Mimmo Criscito ai microfoni di Rai Sport a proposito della vittoria ottenuta dagli azzurri sulla Spagna. «Loro hanno giocato bene - ha poi aggiunto Criscito - non buttano mai la palla, si difendono bene e noi siamo riusciti a fare una partita perfetta. Del resto solo così si può battere al Spagna. Bisogna rimanere sempre concentrati, hanno grandi calciatori e possono metterti in difficoltà sempre. Siamo riusciti a controllare bene le fasce e con il cambio di gioco a ripartire e metterli in difficoltà».
DEL BOSQUE: CASSANO-ROSSI CI HANNO MESSO IN CRISI - «L'Italia ha giocato con un'intensità nettamente superiore alla nostra: nel primo tempo, loro erano molto più attivi, in particolare Cassano e Rossi molto mobili ci hanno creato problemi: loro due sono stati stupendi, che mobilità». Vicente Del Bosque rende onore ai vincitori, senza drammatizzare la sconfitta della sua Spagna campione del mondo. «Paradossalmente - dice il ct iberico - abbiamo pareggiato quando giocavamo peggio, e abbiamo perso quando stavamo andando meglio: nel secondo tempo, siamo stati superiori all'Italia».
Basta un 2-1 a Bari a far sorgere dubbi, in casa spagnola, sui ricambi difensivi di un calcio che sembrava avere generazioni infinite di campioni. «Avevo tre laterali destri, poi gli infortuni hanno complicato le cose: rispetto le opinioni e le critiche, ma non credo ci manchino alternative nei ruolo di difesa», dice. Poi, l'ultimo complimento all'Italia: «Loro come noi hanno giocatori di qualità, giocano la palla e non la buttano».
CASILLAS: VITTORIA ITALIA NON MERITATA - «Non credo che la vittoria dell'Italia sia stata meritata. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto di più noi, ma loro hanno fatto un gol fortunato. Sarebbe stato più giusto un pareggio». Intervistato da RaiSport, il capitano della Spagna Iker Casillas sottolinea che il risultato non lo soddisfa. «Quando si gioca una partita così, come Italia-Spagna, - dice ancora Casillas -, così importante a livello mondiale, uno vuole sempre vincere. Era un'amichevole fino ad un certo punto, il problema è che questa era la prima volta che noi della nazionale ci rivedevamo dopo molto tempo, e siamo ad inizio stagione».
Questa Italia per la Spagna è pericolosa in vista di Euro 2012? «E' una squadra tatticamente nuova - risponde Casillas -, non ha nulla che vedere come quella del Sudafrica. Ma noi sappiamo che contro di noi tutti vogliono dare il massimo, e dobbiamo essere preparati a questo».