3 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Ciclismo

Giro d'Italia, svelata l'edizione 2011

Presentata la corsa: ben sette gli arrivi in salita. Si parta da Torino e si chiude con la crono a Milano. Nibali: «Posso vincere»

ROMA - E' stata presentata oggi a Torino l'edizione 2011 del Giro d'Italia, che, per onorare i 150 anni dell'Unità, scatterà il 7 maggio dal capoluogo piemontese, la prima capitale. Dopo 21 tappe e 3.496 chilometri, la corsa si chiuderà a Milano.

Ben sette gli arrivi in salita: sull'Etna nella nona tappa, a Glossglockner nella tredicesima, sullo Zoncolan nella quattordicesima, a Garceccia/Val di Fassa nella quindicesima, sul Nevegal con la cronoscalata della sedicesima tappa, sulla Macugnaga nella diciannovesima e sul Sestriere nella ventesima. L'ultima tappa sarà una cronometro da 32,8 km con partenza da Piazza Castello e arrivo in Piazza Duomo.

Nibali: «Posso vincere» - «Comincerò prestissimo a visionare le tante salite che ancora non conosco». Chi commenta il Giro con tanto scrupolo è Vincenzo Nibali, terzo nella Corsa Rosa 2010 - vinta dal suo capitano Ivan Basso - e dominatore poi a settembre della Vuelta di Spagna, che da 20 anni non sorrideva a un italiano. Ma non era Basso il capitano del team Liquigas? «Dopo i risultati di quest’anno, forse posso finalmente puntare a vincere il Giro d’Italia». Non c’è arroganza però nelle parole di Nibali, anzi, quasi pudore, timidezza, timore. Di che cosa? «Di sembrare presuntuoso».

Michele Scarponi, fresco dell'ottima prestazione al Giro di Lombardia, concluso alle spalle di Philippe Gilbert, e del passaggio alla Lampre, sarà tra i protagonisti del Giro 2011, presentato oggi a Torino. «E' una realtà un pò diversa - ha detto - ma la scelta di andare via dalla Androni Giocattoli è stata un pò difficile. Mi sento tra i favoriti per il prossimo Giro, anche se bisogna stare attenti soprattutto ai tratti in sterrato: basta una foratura o un inconveniente tecnico per perdere minuti. In ogni caso sono spettacolari, rendono più eroico il percorso, anche se difficili». Sempre per la Lampre correrà Alessandro Petacchi, che avrà a disposizione sette arrivi in volata concentrati nella prima parte della corsa: «Inutile lamentarsi, il giro è questo. Per me sarà il 12/o e non credo che sarà l'ultimo: voglio continuare a correre ad alti livelli fino a 40 anni. Cavendish? Chiunque può venire». Alessandro Ballan, campione del mondo a Varese 2008, spera di poter esserci dopo avere mancato gli ultimi appuntamenti per infortunio: «Mi piacciono le tappe con lo sterrato - ha detto - anche se il Colle delle Finestre è troppo duro per le mie caratteristiche. Spero di avere risolto tutti i miei problemi e di essere tornato quello di due anni fa».