20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Mondiali 2010

La sfida mondiale del Sudafrica? Diventare la nazione arcobaleno

Rafforzando l'orgoglio nazionale nonostante le divisioni sociali ereditate dall'apartheid

JOHANNESBURG - Il Sudafrica si presenta come la nazione arcobaleno e indossa con orgoglio i suoi colori in vista del Mondiale di calcio del 2010, ma gli analisti ritengono che servirà più di una grande festa sportiva per mettere fine alle divisioni della società ereditata dall'apartheid.

«Siamo tutti con la nostra squadra, poco importa da dove veniamo», dice Grant Jackson, uno studente bianco di 25 anni, a margine di un allenamento dei 'Bafana Bafana'. E aggiunge: «La Coppa del mondo avvicina le persone, concretizza questa grande idea di unione» nazionale. Anche il presidente sudafricano Jacob Zuma ha auspicato, domenica scorsa, un'«esplosione di orgoglio nazionale» senza precedenti, come in occasione della liberazione di Nelson Mandela nel 1990. «E' di buon auspicio per la costruzione» di una nazione solida, ha aggiunto il capo di Stato, sottolineando come le bandiere sudafricane in questi giorni sventolino sia nelle township che nei quartieri eleganti di Città del Capo.

Tuttavia, già nel 1995 l'allora Presidente Nelson Mandela indossò la maglia dei Springboks, la squadra di rugby simbolo del vecchio regime segregazionista, vincitrice della Coppa del mondo, sperando in una rottura con il passato. Ma 12 anni più tardi, quando i giocatori di rugby riconquistarono il titolo mondiale, la squadra contava 13 giocatori bianchi, due meticci e nessun nero. Perchè lo sport, come ogni settore della vita sociale, rimane profondamente diviso in Sudafrica: i bianchi continuano a seguire rugby e cricket, mentre i neri si appassionano al calcio locale.

Indirettamente, i Mondiali di calcio hanno già indebolito queste divisioni. A fine maggio, la squadra di rugby dei Bulls ha dovuto lasciare il suo stadio di Pretoria e trasferirsi a Soweto e alcuni suoi tifosi, per lo più afrikaners (discendenti dei primi coloni europei), si sono avventurati per la prima volta nella grande township, a sud-ovest di Johannesburg.