28 marzo 2024
Aggiornato 09:00
La proposta olandese

Al Giro via le vallette, gay sul podio di Amsterdam

Tre maschi gay partecipano al concorso, il comune li sostiene

AMSTERDAM - Il trofeo, lo champagne ed il bacio in stereo delle vallette? I tempi sono maturi e il tradizionale protocollo di fine tappa in occasione del prossimo Giro d'Italia va cambiato, magari solo per un giorno: sì alla coppa, confermate le bollicine ma al posto delle ragazze in minigonna una coppia di uomini gay. E' la proposta di un partito progressista olandese, la Sinistra Verde, deciso a modificare il rituale di fine giornata approfittando del prologo che nel prossimo 8 maggio la Corsa Rosa disputerà nei Paesi Bassi.

«I maschi omosessuali dovrebbero avere la possibilità di festeggiare con il vincitore», ha spiegato Fjodor Molenaar, che ad Amsterdam è consigliere comunale del partito intenzionato a togliere di mezzo per un pomeriggio il cliché del bacio dalle vallette. La proposta di Molenaar poggia essenzialmente sui numeri, oltre che sulla proverbiale tolleranza della Venezia olandese, sede ogni anno di una delle sfilate gay più eccentriche al mondo. La Sinistra Verde, che in municipio ha la maggioranza in consiglio, sostiene innanzitutto che un ciclista su dieci è omosessuale e poi - anzi, soprattutto - c'è la presenza di tre uomini (tutti rigorosamente gay) nel concorso lanciato con l'intenzione di eleggere il 5 marzo le vallette per il podio della tappa di Amsterdam. La maggioranza delle iscrizioni è al femminile, ovviamente, ma il comune ha chiarito fin da subito di voler sostenere i diritti dei tre aspiranti valletti nel caso in cui dovessero battere la concorrenza di tacchi e minigonne.

«E' una proposta allettante che si sposa bene con il tradizionale appoggio di Amsterdam all'emancipazione gay», ha detto il portavoce del comune, Bas Brujin. Storcono il naso, invece, gli organizzatori del concorso. «Non credo che i ciclisti in gara vogliano farsi baciare da uomini gay», ha detto uno scettico Albert van der Meulen, esponente della stazione televisiva che ha indetto la gara per salire sul podio di Amsterdam con il vincitore di tappa. Dalle organizzazioni di tutela dei diritti degli omosessuali sono arrivati immediati i primi apprezzamenti alla proposta del partito di maggioranza. «Ci sono lesbiche marocchine con il velo», ha detto Philip Tijsma, esponente del Coc, «ci sono professori gay in scuole cristiane. Ci sono calciatori bisessuali. Perché allora non rimpiazzare le vallette con dei ragazzi?».