29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Confederations Cup

Abete duro: «Italia troppo brutta, giusto uscire»

«Dobbiamo recuperare gap di competitività significativo»

PRETORIA - Un'Italia "troppo brutta" per andare avanti, che ha giocato questa Confederations Cup "con ritmi sempre molto bassi" e con "problemi nella costruzione del gioco". E' dura l'analisi del presidente della Federcalcio Giancarlo Abete dopo il 3-0 subito dagli azzurri contro il Brasile nell'ultima giornata del girone, che ha sancito l'eliminazione dell'Italia dal torneo.

"E' una sconfitta meritata, giusta, noi siamo stati troppo brutti in questo torneo ed è giusto uscire dalla Confederations Cup. Dobbiamo fare tesoro - ha detto Abete alla Rai - di questa esperienza negativa, ripartire e comprendere che dobbiamo recuperare un gap di competitività abbastanza significativo".

Abete ha parlato senza mezzi termini di "ritmi molto molto bassi, senza accelerazione" e di "costruzione del gioco che non ha determinato incisività".

"Insomma - ha aggiunto ancora il presidente federale - sono difficoltà complessive. Non è solo una questione di età, si tratta di capire certamente certi giocatori fino a quando possono giocare a determinati livelli, ma poi ci sono state prestazioni negative anche dai giovani. C'è una situazione difficile complessivamente".