19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Cardiologia

Aneurisma: cos’è, le cure e i rischi

Il dottor Carlo Maggio spiega a Diario Salute Tv cos’è un aneurisma, come prevenirlo e curarlo

L’aneurisma è una dilatazione delle arterie. Le arterie sono quei vasi che portano il sangue dal cuore verso la periferia, mentre le vene sono i vasi che trasportano il sangue dalla periferia al cuore, questa è la grossa distinzione tra arterie e vene, spiega il cardiologo Carlo Maggio, direttore del centro Salus Project di Rivoli (Torino) e direttore scientifico della Società Italiana di Medicina Funzionale (SINF).

Cos’è l’aneurisma?
«Per definizione l’aneurisma è la dilatazione di un’arteria. Quello più comune è l’aneurisma dell’aorta addominale. Quest’ultima è un vaso che attraversa l’addome e fornisce sangue a tutti i visceri e anche agli arti inferiori e altri distretti», continua il dottor Maggio.

Quando si parla di aneurisma?
«Parliamo di aneurisma quando la dilatazione supera certi livelli, altrimenti parliamo solo di dilatazione arteriosa. Nel caso dell’aorta addominale avremo un aneurisma quando il diametro supera i 55 millimetri».

L’importanza della diagnosi precoce
«E’ importante la diagnosi precoce, cioè utilizzare una diagnostica di tipo ecografico all’addome o all’aorta e verificare se esiste una dilatazione di questa aorta. Se notiamo un’aorta che anziché essere fino ai classici venti millimetri, o con un livello ancora o normale o superiore intorno ai 25 millimetri, possiamo attuare strategie farmacologiche o non farmacologiche al fine di ridurre il rischio che la dilatazione possa trasformarsi in un aneurisma».

Il pericolo dell’aneurisma dell’aorta addominale
«L’aneurisma dell’aorta addominale quando si rompe diviene una malattia estremamente letale e quindi bisogna assolutamente evitare che ciò avvenga. A tale scopo viene eseguito un intervento chirurgico o viene inserita una protesi quando la dilatazione arriva a o supera i 55 millimetri.

I fattori di rischio
«Ricordiamo che esistono anche dei fattori di rischio molto importanti che sono l’infarto, il colesterolo alto e il diabete. Ma soprattutto il fumo. Quindi, i fumatori che hanno la dilatazione dell’aorta addominale devono obbligatoriamente smettere. Infine, esiste una familiarità per l’aneurisma dell’aorta addominale: chi ha un consanguineo soprattutto di primo grado. Chi ha padre, madre, fratelli, sorelle o figli con dilatazione dell’aorta addominale dovrebbe in qualche modo fare un’ecografia per vedere che non abbia a sua volta una dilatazione dell’aorta addominale», conclude il dottor Carlo Maggio.