24 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Cardiologia

Sempre più giovani sono vittime di infarto, specialmente le donne

Secondo le nuove stime dei cardiologi, ci sono sempre più casi di infarto e attacchi di cuore tra i giovano, specie tra le femmine

Infarto in una giovane donna
Infarto in una giovane donna Foto: Kittisak Jirasittichai | shutterstock.com Shutterstock

Eventi cardiaci come l’infarto, che un tempo erano appannaggio delle persone più avanti con gli anni, oggi sono sempre più comuni anche nei giovani – e specialmente tra le donne. Questo quanto emerso da un’indagine dell’America Heart Association (AHA) che avverte sull’urgenza di prendere provvedimenti affinché non si verifichi una strage tra i più giovani.

Un gruppo trascurato
Poiché gli infarti hanno sempre colpito –  e spesso ucciso – le persone più anziane, i più giovani sono un gruppo spesso trascurato dalla ricerca sulle malattie cardiovascolari. Ma, lo studio presentato al meeting dell’American Heart Association’s Scientific di Chicago, e pubblicato sulla rivista dell’AHA Circulation, evidenzia invece come ormai anche i giovani non sono più esclusi dall’avere un attacco di cuore.

L’indagine
Per comprendere come e quanto l’infarto colpisca anche i giovani, i ricercatori hanno incluso i dati di uno studio multistato su oltre 28mila persone ospedalizzate per infarto dal 1995 al 2014. I risultati hanno mostrato che il 30% di quei pazienti era giovane, ossia di età compresa tra i 35 ei 54 anni. Ma, ancora più importante, i cardiologi hanno scoperto che le persone con attacchi cardiaci erano sempre più giovani, dal 27% all’inizio dello studio arrivando al 32% alla fine. «La malattia cardiaca a volte è considerata una malattia da vecchi, ma la linea degli attacchi di cuore tra i giovani sta andando nella direzione sbagliata, in realtà sta andando verso le giovani donne – ha spiegato il dott. Sameer Arora, cardiologo della Scuola di Medicina dell’Università della Carolina del Nord e autore principale dello studio – Questo è preoccupante, ci dice che dobbiamo concentrare maggiormente l’attenzione su questa popolazione».

Più a rischio le giovani donne
Nell’indagine è altresì emerso che tra le donne che hanno avuto attacchi di cuore, l’aumento delle pazienti giovani è passato dal 21% al 31%, un salto più grande rispetto ai giovani maschi. I ricercatori hanno anche scoperto che le giovani donne avevano una probabilità inferiore rispetto agli uomini di ottenere una terapia ipolipemizzante, inclusi farmaci antipiastrinici, beta bloccanti, angiografia coronarica e rivascolarizzazione coronarica. «Le donne non sono state gestite allo stesso modo degli uomini, e questo potrebbe essere dovuto a una combinazione di motivi – ha sottolineato Arora – Tradizionalmente, la malattia coronarica è vista come una malattia dell’uomo, quindi le donne che arrivano al pronto soccorso con dolore toracico potrebbero non essere considerate ad alto rischio. Inoltre, la manifestazione dell’attacco cardiaco è diversa negli uomini e nelle donne: è più probabile che le donne presentino sintomi atipici rispetto agli uomini e il loro attacco cardiaco è più probabile che non venga identificato».

Il nuovo killer
Secondo gli esperti, questo nuovo studio getta una luce diversa sui cosiddetti big killer delle donne. Se prima si consideravano il cancro a seno o quello dell’utero le principali cause di morte tra le donne, oggi si scopre che il killer numero 1 è proprio l’infarto o le malattia cardiovascolari. A concorrere in questo triste primato sono anche le condizioni di rischio che fanno da corollario: per esempio, si è scoperto che – a differenza degli uomini – le giovani donne avevano ancora più probabilità di avere la pressione alta, il diabete e la malattia renale cronica. E dunque ora che le donne (e i medici) siano più attente alla loro salute cardiovascolare e metabolica, anche se la società è più concentrata sui tumori di genere.