29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Otite: filo diretto con il pediatra

Tuo figlio ha male all'orecchio? Scopri se si tratta di otite

Otite: cos'è, come riconoscerla e curarla. I consigli del pediatra Luca Roasio

TORINO – L’otite è un problema abbastanza comune nei bambini piccoli, tuttavia si può presentare anche in età adulta. Si tratta di un’infezione a carico dell’orecchio che può distinguersi in due forme: l’otite esterna e l’otite media. La prima è localizzata nel condotto uditivo esterno, mentre la seconda nell’orecchio medio. Ecco i consigli del pediatra per capire e intervenire in caso di otite.

Il sintomo principale è il dolore
Tre sintomi che fanno pensare all’otite. Riassumerei la risposta con un sintomo che fa pensare a questa condizione: il dolore – spiega il dottor Luca Roasio, pediatra di Torino. Il bambino può avere una soglia più o meno alta di sensibilità al dolore e, soprattutto nei bambini che sono molto sensibili, la prima manifestazione è un’alterazione del carattere.

Attenzione al comportamento
I bambini possono anche modificare il proprio comportamento – continua il dottor Roasio. Sostanzialmente mostrano un’irritabilità quando invece dovrebbero riposare, dormire o stare tranquilli. Un sintomo tipico dei neonati è la difficoltà nella deglutizione durante l’allattamento. La mamma, generalmente, ha un sospetto di otite proprio perché il piccolo fa fatica ad alimentarsi al seno.

Un bambino inconsolabile
Quando un bambino ha l’otite non è solo irritabile, spesso può diventare inconsolabile e non riuscire a tranquillizzarsi neppure mentre è attaccato al seno. Tutto questo, continua il dottor Roasio, generalmente è associato alla mucosità delle vie nasali. Quando tutti questi sintomi si manifestano insieme, i genitori possono pensare che si tratti di un processo infiammatorio a carico dell’orecchio. A questo punto è utile fare una visita o chiamare il pediatra almeno telefonicamente.

Qual è la terapia per l’otite?
Il primo approccio per l’otite è una terapia antinfiammatoria e antidolorifica. È molto importante, in questo caso, che ogni genitori abbia bene a mente e ben chiaro il dosaggio dei farmaci che si può utilizzare per il proprio bambino in maniera da intervenire tempestivamente.