16 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Esami del sangue

Diabete, mai fare un esame del sangue a digiuno

Secondo un nuovo studio, digiunare prima di un esame del sangue può essere molto pericoloso

Esame del sangue e digiuno
Esame del sangue e digiuno Foto: spreewald picture.de | shutterstock.com Shutterstock

La norma è che quando ci si sottopone a un prelievo di sangue per un esame dei livelli di colesterolo o altri si debba digiunare diverse ore prima. Ma un nuovo studio rivela che per i pazienti diabetici digiunare prima dell’esame può fare più male che bene.

Diabete e colesterolo

Fare esami del sangue per controllare i livelli di colesterolo è prassi comune nei pazienti diabetici. Questi, infatti, tendono ad avere livelli più elevati di colesterolo LDL (quello ‘cattivo’). E poiché, sempre i diabetici, sono a più alto rischio di malattie cardiovascolari, l’accumulo di LDL può causare aterosclerosi.

Ma bisogna proprio digiunare?

Le linee guida attuali, e a cui si rifanno i medici, raccomandano di digiunare e bere solo acqua prima di un esame del sangue, in modo che i risultati non siano alterati. Tuttavia, sempre più studi suggeriscono che non mangiare prima di un esame del sangue non solo non sarebbe necessario, ma in alcuni casi potrebbe addirittura essere nocivo. A supportare questa nuova tesi è un recente studio condotto su 525 pazienti che ha mostrato come la pratica del digiuno sia controproducente.

Lo studio

I ricercatori della Michigan State University a East Lansing, guidati dal dottor Saleh Aldasouqi, hanno scoperto che il digiuno prima di un esame del colesterolo può causa ipoglicemia nei soggetti con diabete che assumono insulina o sulfonilurea. La constatazione è giunta dopo che i partecipanti allo studio, in cura presso una clinica endocrinologica in Michigan, hanno compilato un questionario relativo alle loro esperienze con il digiuno prima di un esame del sangue. Analizzando le informazioni ottenute, i ricercatori hanno scoperto che i pazienti avevano più probabilità di andare incontro alla cosiddetta a ipoglicemia ‘in viaggio’ (FEEHD, fasting-evoked en route hypoglycemia) se non avevano mangiato prima di sottoporsi a un esame del sangue. Nel gruppo preso in esame, la prevalenza di eventi FEEHD è risultata del 17,1%.

Cos’è la FEEHD

L’ipoglicemia detta FEEHD si contraddistingue per i livelli di zucchero nel sangue che divengono anormalmente bassi: meno di 70 milligrammi per decilitro. Questa condizione è spesso causa di svenimento, confusione e capogiri. A causa di ciò, per esempio, sono stati segnalati casi di incidenti stradali, anche mortali, se la persona è colpita da questa condizione mentre è alla guida (‘en route’) di un mezzo quando si sta recando presso il centro prelievi. «L’ipoglicemia che vediamo nei pazienti diabetici che si presentano per i test di laboratorio dopo aver saltato la colazione è un problema trascurato – spiega il dott. Saleh Aldasouqi, principale autore dello studio – I pazienti assumono i farmaci per il diabete ma non mangiano nulla, e i conseguenti bassi livelli di zucchero nel sangue possono causare loro un evento ipoglicemico durante la guida da o verso il laboratorio, mettendo a rischio se stessi e gli altri».

Evitare tragedie

Le vecchie linee guida (risalenti agli anni ’70), come accennato, consigliano di digiunare prima di un esame del sangue. Ma oggi si sa che un esame per misurare i livelli di colesterolo non è influenzato da un eventuale pasto prima del prelievo. Per cui, sottolinea Aldasouqi, consumare un pasto potrebbe essere meglio che digiunare e rischiare di perdere conoscenza durante il tragitto verso il laboratorio. «Incoraggiamo i pazienti a cui vengono prescritti gli esami del sangue a chiedere al loro medico se il digiuno è veramente necessario – commenta Aldasouqi – E se è così, come dovrebbero gestire i loro farmaci per il diabete durante il digiuno, considerate le variazioni dei livelli ematici di glucosio. Nella pratica clinica la FEEHD viene trascurata e il nostro obiettivo è portare alla luce questo problema ed educare ulteriormente medici e pazienti sulle conseguenze del digiuno quando si fa uso di antidiabetici».

«È imperativo – concludono i ricercatori – che le organizzazioni sanitarie, in particolare quelle che si occupano di diabete, diventino più consapevoli di questo problema e includano linee guida specifiche per la prevenzione della FEEHD. Dato che l’utilità della misurazione dei lipidi a digiuno è stata considerata dubbia e non sembra essere inferiore a quella non a digiuno, potrebbe essere arrivato il momento di modificare le linee guida per la gestione dei lipidi».

Riferimento: Aldasouqi S et al. ‘Fasting-Evoked En Route Hypoglycemia in Diabetes (FEEHD): An Overlooked Form of Hypoglycemia in Clinical Practice’. International Journal of Endocrinology. Volume 2018. https://www.hindawi.com/journals/ije/2018/1528437/abs/.