Le stufe a legna inquinano di più di un motore diesel: ecco cosa si rischia
Le stufe a legna inquinano più di un motore diesel. I test condotti negli ultimi anni
Quanto è romantico, in inverno, scaldarsi di fronte a un camino o una stufa a legna? Forse tanto, ma per quanto riguarda la salute, le cose potrebbero complicarsi un po’. Secondo alcuni test condotti di recente, infatti, tali metodi di riscaldamento potrebbero inquinare persino di più di un motore diesel e provocare danni non indifferenti alla propria salute. Ma ciò che è più scioccante è che le stufe classificate come eco-compatibili – ovvero quelle che hanno superato i più rigorosi test europei – producono sei volte più inquinamento di un moderno camion diesel e 18 volte più di un auto diesel.
Non sono così indispensabili
Secondo gli esperti, le stufe a legna non sono poi così tanto indispensabili nella nostra vita quotidiana. Non ci permettono di risparmiare molto e possono essere sostituite efficacemente con il riscaldamento a gas. Ma i fumi emessi sono pericolosi per l’ambiente e per le persone, anche perché il fumo che viene prodotto – a differenza dello smog – è praticamente invisibile. Recentemente, un giovane studente di dottorato di nome Oliver Favez, stava misurando l’inquinamento atmosferico in un parco cittadino, quando notò qualcosa di strano: dell’inquinamento che non poteva essere collegato al diesel. Le misurazioni continuarono per oltre un mese e lo scienziato concluse che ogni notte l’aria veniva fortemente inquinata dalla combustione del legno. In quel momento si rese conto del grave impatto delle stufe nei confronti della nostra salute. Solo ulteriori ricerche permisero di capire che la maggior parte delle città europee erano vittime delle particelle sottili emesse dalle stufe a legna.
Situazione simile anche a Londra
Un gruppo di ricerca del King's College London, alcuni anni fa aveva collocato dispositivi di campionamento nei pressi di Londra e scoprì che oltre il 10% dell’inquinamento era causato dalle stufe. Ma quando vi furono aggiunte limitazioni ai veicoli diesel, l'inquinamento extra da combustione del legno era sei volte maggiore dell'inquinamento della zona a bassa intensità di veicoli. Se la combustione del legno dovesse continuare senza sosta – si legge sul Daily Mail - il denaro investito per ripulire il trasporto e l'industria potrebbe essere negato.
Non cambia niente
Se nessuno prenderà provvedimenti per quanto riguarda l’uso delle stufe, le città britanniche avranno – nel 2030 – lo stesso inquinamento del 2015, nonostante ci siano aree in cui passano pochi veicoli. Stessa sorte potrebbe capitare al nostro paese. Per questo motivo, il dottor Gary Fuller, insieme ad altri scienziati, ha presentato i dati ai vari ministeri dell’ambiente, in tutta Europa, tuttavia i politici erano troppo impegnati per star dietro l’inquinamento generato dal traffico per ascoltarli. Alcuni anni fa, per fortuna, un’indagine governativa riuscì a risolvere il problema e si scoprì che la combustione del legno produceva davvero sostanze inquinanti 2,6 volte più pericolose di un’auto.
Perché è così pericoloso?
Gli scienziati hanno scoperto che il fumo di legna cambia nel tempo producendo ancor più particelle sottili. Durante alcune sperimentazioni, si è potuto notare come la concentrazione di particelle sia aumentata del 60% con il passare delle ore, mentre in altri casi è triplicato. E questo è un grave problema considerando che l’inquinamento atmosferico è stato associato a un alto tasso di decessi. D’altro canto, nelle zone in cui è stato ridotto l’inquinamento, il numero di ricoveri è vistosamente diminuito. Insomma, per lo smog c’è ancora molto da fare, ma buona parte del cambiamento inizia da noi. Ulteriori informazioni sono disponibili nel volume pubblicato dallo stesso Gary Fuller, disponibile a questo indirizzo.
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