8 settembre 2024
Aggiornato 02:30
Australia

Medico rimanda a casa un bimbo di 2 anni: «Ha solo l’influenza», ma lui muore dopo 48 ore

Al piccolo Arlo di soli 2 anni è stata diagnosticata una semplice influenza. Il medico lo rimanda a casa, ma lui muore 48 ore dopo. Ecco cosa è accaduto

Bimbo in ospedale
Bimbo in ospedale Foto: Africa Studio | shutterstock.com Shutterstock

Un caso assurdo, quello del piccolo Arlo Upton, che muore a soli due anni per una diagnosi di influenza che, invece pare non fosse tale. Il bimbo, infatti, aveva inziato a manifestare sintomi di malessere, e per questo i genitori Kate e Ross Upton di Brisbane in Australia lo hanno subito portato del medico. Solo che il dottore avrebbe risposto loro che si trattava di una semplice influenza, per cui poteva tranquillamente tornarsene a casa e prendere i farmaci sintomatici che aveva prescritto.

Le cose non migliorano
Dopo che Arlo è tornato a casa ha iniziato a prendere gli antidolorifici e antifebbrili, come da consiglio medico, solo che le sue condizioni anziché migliorare hanno iniziato a peggiorare. Nelle ore successive ha iniziato a lamentare mal di stomaco, è comparta un’eruzione cutanea e ha perso l’appetito, rifiutandosi di mangiare.

La seconda diagnosi e il dramma
Come comprensibile, i genitori preoccupati hanno portato il loro bambino da un altro medico. Ma anche questo ha detto loro che si trattava di influenza, ed è stato rimandato a casa per l’ennesima volta. Tornato a casa, però, le condizioni del piccolo Arlo sono peggiorate. È andato in crisi respiratoria ed è diventato blu. A quel punto i genitori, spaventati, hanno chiamato i soccorsi. Un’ambulanza giunta poco dopo all’abitazione lo ha poi portato d’urgenza in ospedale.

La diagnosi definitiva
Visti i sintomi, i medici dell’ospedale inizialmente pensavano si trattasse di sepsi, una condizione che ha già ucciso molte persone e che spesso viene scambiata per qualcos’altro. Ma non era il caso di Arlo. Lui, infatti, si è poi scoperto che soffriva di una rara condizione genetica conosciuta con il nome di carenza di LPIN1, che provoca, tra gli altri, danni acuti al sistema muscoloscheletrico. La condizione si è aggravata, il suo cervello si è gonfiato e sono stati compromessi anche altri organi vitali, per cui per il piccolo Arlo ormai non c’era più nulla da fare. Il piccolo è morto pochi giorni dopo aver compiuto due anni. Forse se la condizione fosse stata riconosciuta subito, il piccolo Arlo sarebbe potuto essere salvato. Per questo i genitori  – distrutti dal dolore – hanno lanciato un appello a tutti i genitori, esortandoli a seguire il proprio istinto e agire subito quando notano qualcosa di anomalo.