25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Rischi dei lettini solari

Attenzione ai lettini solari: l’avvertimento di una donna a cui è rimasto il volto danneggiato

La tragica storia di Carrie, una donna giovanissima con il volta sfigurato a causa dell’utilizzo eccessivo delle lampade solari

Il pericolo dei lettini solari
Il pericolo dei lettini solari Foto: prudkov | Shutterstock Shutterstock

Per qualche strana ragione ci sono persone che hanno paura del sole ma non dell’abbronzatura ottenuta con metodi artificiali come lettini e lampade. E il che è piuttosto allarmante perché  - anche se è importante non abusare con l’esposizione solare - è indubbio che abbronzarsi in un salone di bellezza mette senz’altro più a rischio la nostra salute. Ecco il motivo per cui una donna vuole lanciare un allarme a tutte le persone che sono maniache dell’abbronzatura: i rischi dei lettini abbronzanti sono reali.

La vicenda
Una donna di 34 anni, di nome Carrie Doles, si è vista costretta a subire un intervento chirurgico a causa di una lesione provocata da un’eccessiva esposizione ai raggi UV dei lettini solari. Ma non solo: le conseguenze sono state anche una paralisi sul lato sinistro del viso, problema di cui soffre ancora oggi.

Mal di testa paralizzante
La donna, di Chicago, che ha combattuto anche con mal di testa violentissimi, ora vuole condividere la sua storia con le persone che usano abitualmente le lampade abbronzanti. La donna aveva una sorta di ossessione verso l’abbronzatura e ha cominciato a usare lettini abbronzanti da quando aveva 18 anni. Ai tempi dell’università li usava ogni giorno. Il tutto, ovviamente, senza utilizzare alcuna crema solare. Si tratta di una situazione piuttosto comune, specie tra le giovanissime.

Una strana crosta
Poi, nell’anno 2010 – quando aveva 26 anni - Carrie osservò una strana crosta comparsa sulla tempia sinistra. Una volta che si formava, cadeva per poi comparire nuovamente. Tutto ciò ha continuato a verificarsi per molto tempo fino a che, sei mesi dopo, scelse di andare da un dermatologo. Fu in quel momento che ricevette una notizia terribile: era affetta da cancro alla pelle. Ciò che per lei è stato più sconcertante è che ha avuto la notizia proprio quindici giorni prima di sposarsi con Chris, l’attuale marito. Decise, perciò, di rimandare la biopsia al termine del matrimonio.

Le conferme
Quando la donna ha ottenuto i risultati della biopsia non ha fatto altro che avere un’ulteriore conferma della diagnosi precedente: si trattava proprio di un cancro della pelle delle cellule basali. Inizialmente non era troppo preoccupata, essendo che era un tumore diverso dal melanoma. Ma solo il giorno che fu costretta a sottoporsi all’intervento chirurgico scoprì che tutti gli altri pazienti – affetti dallo stesso problema – avevano una media di settant’anni. È come se le lampade avessero fatto invecchiare la sua pelle troppo velocemente. «Mi sono seduta nell'area di attesa dell'ufficio per trenta minuti circa, ero la più giovane di tutti. La maggior parte dei pazienti aveva più di settanta anni», spiega Carrie. Ma ciò che ha più sconcertato lei è che i medici hanno dovuto eseguire la procedura di rimozione del cancro per ben sei volte. Era infatti difficile comprendere dove fosse l’origine delle cellule cancerose. Il risultato è un evidente buco in faccia, ricucito poi da un chirurgo plastico.

Un enorme buco
«Mi hanno richiamato e hanno detto che i margini non erano chiari (i bordi avevano ancora cellule tumorali) quindi avrebbero dovuto tagliare di più e ripetere questa procedura fino a quando non c'erano più cellule tumorali viste al microscopio. Hanno fatto questa procedura per un totale di sei volte, fino a quando non sono state trovate più cellule tumorali, ma ora mi è rimasto un enorme buco nella faccia che non era per niente facile da ricucire. Il chirurgo plastico è stato in chirurgia tutto il giorno, quindi ho dovuto aspettare di incontrarlo quando era tutto finito, questo è accaduto alle 7 di sera, quindi l’intero pomeriggio ho dovuto camminare con la faccia tutta incurvata con un enorme buco nella mia testa», continua Carrie.

Il ritorno nel 2014
La donna è stata bene per un po’ di tempo fino all’anno 2014, momento in cui il cancro si ripresentò nello stesso identico posto. Questa volta l’intervento fu più complicato e Carrie rimase con una semi-paresi del volto. I test effettuati hanno dimostrato che la donna non aveva, in determinate aree, più la funzione nervosa sul suo viso. Quindi i medici hanno dovuto eseguire una nuova procedura per rimettere a posto i suoi nervi. «Avevo la paralisi facciale nel lato sinistro della mia fronte e verso l'alto. Il mio occhio sinistro si lacerava costantemente e non avevo movimenti di sopracciglia. Così, siamo andati per fare un altro intervento chirurgico e cercare di aggiustare i nervi. Il mio secondo intervento chirurgico è stato un successo e mi è stato detto che questa volta potrebbe volerci circa un anno prima che i nervi funzionino correttamente. Ho ancora una lieve paralisi sul lato sinistro, l'area della cicatrice è super tenera, non posso esercitare alcuna pressione e nessuno deve toccarla. Ogni tanto mi viene il mal di testa, mi sembra di essere colpita da un fulmine in quella zona, non riesco ancora ad alzare il sopracciglio sinistro».

Uno vero e proprio shock
Tutto ciò è stato molto scioccante per lei e proprio per questo motivo ora vuole mettere in guardia tutte le persone che usano abitualmente lampade e lettini solari. «Stare sempre al sole, non mettere la crema solare e usare lettini abbronzanti sono stati sicuramente un fattore che ha contribuito al mio cancro della pelle. Al college andavo a fare l'abbronzatura ogni giorno. Non sapevo cosa fosse la cura della pelle, ero giovane e sentivo che non avevo bisogno di prendermi cura della mia pelle a quell’età. Ho iniziato a usare lettini abbronzanti all'età di 18 anni e ho continuato fino alla diagnosi del cancro al viso nel 2010. In quell’anno avevo notato una crosta che usciva dal nulla sulla mia tempia sinistra. Sapevo di non essermi tagliata così ero rimasta confusa, la crosta cadeva e poi si formava di nuovo. Andò avanti per ben sei mesi e alla fine andai dal mio dermatologo due settimane prima del giorno del mio matrimonio per farlo controllare. Dopo il mio matrimonio ho eseguito la biopsia, ne hanno prelevato un campione, mi hanno lasciato con due punti e poi mi hanno chiamato la settimana successiva per dire che si trattava del cancro della pelle delle cellule basali. Mi ha spaventato sapere di aver ricevuto una diagnosi di cancro della pelle in giovane età. Ora indosso sempre un SPF di trenta tutto il giorno, tutti i giorni, prima di truccarmi e anche in inverno. Non esco più al sole e se sono fuori, indosso un cappello a tesa larga e cerco il più possibile l'ombra, uso anche una crema idratante intensa ogni giorno e ogni notte. Abbronzarsi fuori o dentro un lettino abbronzante fa così male a te e alla tua pelle. Non otterrai solo rughe ma aumenta anche il rischio di sviluppare il cancro della pelle. Smetti di abbronzarti, la tua pelle ti ringrazierà quando sarai più grande», conclude Carrie. I dettagli della storia e le immagini sono stati pubblicati sul suo profilo Instagram.