Centinaia di integratori sono pericolosi perché contaminati da farmaci nascosti
Ci sono molti integratori alimentari, pillole miracolose che promettono una rapida perdita di peso e altri prodotti da banco che si sono rivelati pericolosi. Contengono ingredienti nascosti non citati nell'etichetta
I cosiddetti integratori alimentari, una categoria di ‘farmaci’ da banco in cui rientra un po’ di tutto: dalle vitamine, ai minerali, ai rimedi erboristici, alle pillole dimagranti e così via. All’apparenza sono tutti innocui, perché formati da sostanze più o meno naturali, che dovrebbero aiutare a sopperire carenze nutrizionali o aiutare a superare piccoli problemi o anche perdere peso. Ma a quanto pare non è tutto oro quello che riluce. Infatti, da una recente indagine è emerso che questi integratori contengono degli ingredienti nascosti non riportati in etichetta, come farmaci o sostanze sperimentali che possono essere pericolosi e dannosi.
La scoperta sconcertante
A dare l’annuncio della scoperta è l’FDA americana, dopo 10 anni di studio e analisi. I ricercatori, dal 2007 al 2016 hanno analizzato quasi mille supplementi dietetici o integratori, scoprendo che circa 750 di questi erano contaminati da sostanze non dichiarate in etichetta, come per esempio farmaci non del tutto regolamentati, farmaci soggetti a prescrizione medica (e dunque non da banco), sostanze chimiche pericolose e vietate, e anche steroidi proibiti. Infine, oltre il 20% di questi prodotti conteneva più di un ingrediente farmaceutico non approvato, e numerosi contenevano un cocktail di sostanze chimiche illegali – in due casi, i ricercatori hanno scovato ben 6 ingredienti non elencati in etichetta.
Un business miliardario
Quello degli integratori è un business miliardario, tanti sono i tipi che si trovano in commercio. Nei soli Stati Uniti, l’industria vale 35 miliardi di dollari.
I pericoli
«Gli ingredienti farmacologici contenuti in questi integratori alimentari possono potenzialmente causare gravi effetti avversi sulla salute a causa di un abuso accidentale, un uso eccessivo o un’interazione con altri farmaci, condizioni di salute sottostanti o altri prodotti farmaceutici all’interno del supplemento», scrivono i ricercatori del California Department of Food and Agriculture di Sacramento in commento di accompagnamento all’articolo. L’avvertimento dei ricercatori è supportato dai numeri: a causa dell’uso di questi integratori si contano oltre 20mila ricorsi al Pronto soccorso e più di 2.000 ospedalizzazioni ogni anno negli Usa. Per cui è evidente che c’è un problema di fondo.
I richiami
Secondo il rapporto, dei 746 prodotti identificati come adulterati dalla FDA, solo 360 (il 48%) sono stati successivamente richiamati dal mercato. Per cui, più della metà degli integratori contaminati sono rimasti disponibili per la vendita. «L’incapacità dell’Agenzia di utilizzare in modo aggressivo tutti gli strumenti disponibili per togliere gli integratori farmaceutici adulterati dal commercio lascia a rischio la salute dei consumatori», commenta l’internista Pieter Cohen della Harvard Medical School.
Gli ingredienti nascosti
L’analisi degli integratori ha rivelato che molti di questi contenevano sildenafil, che è il principio attivo del Viagra e farmaci similari. Questi integratori erano venduti come alternativa ‘naturale’ al farmaco. Tra le altre sostanze chimiche nascoste negli integratori vi erano antidepressivi, un farmaco per dimagrire chiamato sibutramina (e già ritirato dal commercio), steroidi anabolizzanti non dichiarati o sostanze simili. La maggioranza di questi integratori ‘taroccati’ è venduta online. Ora accade che questi integratori siano sbandierati come efficaci, anche se per così dire non sono farmaci. Invece, funzionano nelle disfunzioni sessuali o nel far aumentare la massa muscolare, o ancora far perdere peso semplicemente perché in realtà sono dei veri e propri farmaci, avvertono i ricercatori. Per questo motivo è importante fare molta attenzione a ciò che si compra, per non rischiare seri problemi di salute, se non addirittura la vita.
Riferimento: JAMA Network Open.
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