20 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Impotenza e rischio infarto

La disfunzione erettile può far venire un infarto

Una ricerca italiana, guidata dal prof. Carlo Foresta, mostra che la disfunzione erettile è un campanello d’allarme per l’infarto

Disfunzione erettile e infarto, c'è un collegamento
Disfunzione erettile e infarto, c'è un collegamento Foto: Syda Productions | shutterstock.com Shutterstock

Disfunzione erettile, o impotenza, un campanello d’allarme per più gravi problemi cardiaci. Questo quanto suggerisce una ricerca durata dieci anni condotta da ricercatori di Padova. Secondo quanto emerso dallo studio, che sarà presto pubblicato su una prestigiosa rivista di andrologia, la disfunzione erettile può dunque predire il verificarsi di un attacco cardiaco.

La scoperta
A guidare la ricerca è stato Carlo Foresta, professore ordinario di Endocrinologia, insieme al dottor Nicola Caretta, dell’UOC di Andrologia e medicina della riproduzione. I ricercatori hanno scoperto che la disfunzione erettile non si limita a provocare danni a livello sessuale, ma ha ramificazioni che vanno ben oltre, mettendo a serio rischio la salute del cuore e, di conseguenza, la vita di chi ne soffre. Secondo il prof. Foresta, queste «sono le conseguenze di una generale mancanza di prevenzione dell’uomo per qualsiasi forma di patologia».

Lo studio
Promosso dalla Fondazione Foresta, lo studio e la divulgazione dei risultati hanno colto l’occasione della presentazione del progetto ‘Marroni Solidali’, che prevede in ottobre e novembre una serie di iniziative, happening e attività di sensibilizzazione in tutto il Veneto. Lo scopo è sensibilizzare gli uomini sulla prevenzione medica, cosa che, a quanto pare, è presa sottogamba dalla maggioranza dei maschi. Eppure, proprio i maschi, devono spesso fare i conti con i rischi legati a condizioni come l’osteoporosi (che non è un’esclusiva delle donne), l’andropausa, il diabete, l’obesità e le malattie cardiovascolari. Poi, sempre gli uomini, è risaputo che si sottopongono molto meno ai controlli rispetto alle donne – oltre che seguire meno le cure. «In sintonia con l’OMS – spiega il prof. Foresta – stiamo lanciando una campagna di screening gratuiti per gli uomini. Fino a novembre saranno gratuiti, basta prenotarli al numero verde 800.100123».

Il ruolo della disfunzione erettile
Accertarsi di avere anche una lieve disfunzione erettile potrebbe salvare la vita a molte persone, sottolineano gli esperti. Per questo è importante sottoporsi a esami di controllo. Sì, perché, come visto, la condizione ha ripercussioni non solo sulla sfera sessuale. A dimostrare che le cose stanno così è lo studio di dieci anni condotto a Padova con il coinvolgimento di 300 uomini di età compresa tra i 35 e i 65 anni. L’indagine clinica è stata realizzata mediante analisi con eco-color-Doppler penieno (PCDU). «I risultati hanno dimostrato che i pazienti con patologie delle arterie cavernose, quali l’aumentato spessore delle pareti o la presenza di placche aterosclerotiche – sottolinea Foresta – presentano anche segni di compromissione vascolare generalizzata, soprattutto a livello della carotide e dell’arteria femorale».

Il rischio
I risultati dello studio mostrano che la condizione che interessa l’apparato genitale maschile è associata a un aumentato rischio di sviluppare patologie cardiovascolari in seguito, facendo lievitare fino a 6 volte il rischio di incorrere in eventi cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus. «La reticenza dei maschi nel rivolgersi al medico si esacerba nel momento in cui viene coinvolta la sfera sessuale – commenta il ricercatore – Tuttavia, proprio la disfunzione erettile, una delle più comuni patologie andrologiche, rappresenta un significativo campanello d’allarme di importanti condizioni di salute sottostanti, in particolare concernenti il sistema cardiovascolare».