La disfunzione erettile raddoppia il rischio di malattie cardiache
La disfunzione erettile da sola aumenta il rischio di infarto, ictus e morte cardiaca improvvisa
BALTIMORA – Soffrire di disturbi come la disfunzione erettile (ED) o impotenza, oltre a essere un problema per la vita sessuale dell’uomo, a quanto pare mette a serio rischio di malattie cardiache o cardiovascolari. E questo indipendentemente da altri fattori di rischio come il colesterolo alto, il fumo e l’ipertensione.
Più a rischi nella mezza età
Secondo quanto emerso dallo studio condotto dai ricercatori Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora e pubblicato sulla rivista scientifica Circulation, la disfunzione erettile è un importante segnale rivelatore che può aiutare i medici a valutare il rischio cardiovascolare tra gli uomini di mezza età. Nella fattispecie, gli autori dello studio durato quattro anni hanno scoperto che tra i partecipanti, coloro che hanno segnalato la presenza di ED avevano il doppio delle probabilità di sperimentare attacchi di cuore o infarto del miocardio, morte cardiaca improvvisa e ictus fatali o non fatali. «I nostri risultati rivelano che la disfunzione erettile è, di per sé, un potente predittore di rischio cardiovascolare», ha dichiarato Michael Blaha, professore associato presso la Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora e coautore dello studio.
La disfunzione erettile
Secondo gli esperti la disfunzione erettile è definita come l’incapacità di raggiungere o mantenere un’erezione per un rapporto sessuale soddisfacente. Si stima che colpisca quasi il 20% degli uomini di età superiore ai 20 anni. Le malattie cardiovascolari e la disfunzione erettile, tra l’altro, condividono fattori di rischio comuni, tra cui obesità, ipertensione, fumo, diabete e sindrome metabolica – la condizione caratterizzata da un insieme di altri fattori come glicemia elevata (diabete), ipertensione ed eccesso di grasso addominale.
Lo studio
I ricercatori hanno coinvolto e seguito oltre 1.900 uomini, di età compresa tra i 60 e i 78 anni. Durante i quattro anni di follow-up, si sono verificati 115 infarti mortali e non, ictus fatali e non fatali, arresti cardiaci e morte cardiaca improvvisa. Nello specifico, una percentuale maggiore di uomini che hanno riportato la presenza di ED (il 6,3%) ha sofferto maggiormente di attacchi di cuore, arresti cardiaci o ictus rispetto agli uomini che non hanno segnalato la presenza dell’ED (2,6%). Anche dopo l’aggiustamento per fattori di rischio confondenti, i ricercatori hanno scoperto che anche se tale rischio è in qualche modo diminuito, restava ancora marcatamente più alto: gli uomini con disfunzione erettile avevano quasi il doppio delle probabilità di soffrire di eventi cardiovascolari rispetto agli uomini senza ED. Anche se negli ultimi anni erano emerse prove limitate su un legame tra l’ED e le patologie cardiovascolari, i risultati di questo recente studio forniscono quella che i ricercatori ritengono a oggi essere l’indicazione più forte che la disfunzione erettile promuove un aumento del rischio cardiovascolare.