19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Punture d’insetti e virus

Punto da una zanzara gli si gonfia il cervello e viene colpito da terribili convulsioni

Un bimbo di 6 anni rimane vittima di convulsioni e gli si gonfia il cervello dopo essere stato punto da una zanzara. Ecco cosa è accaduto e cosa l'ha colpito

Bimbo di 6 anni - Immagine rappresentativa
Bimbo di 6 anni - Immagine rappresentativa Foto: DigitalFabiani | shutterstock.com Shutterstock

Le zanzare sono divenuto un vero e proprio pericolo, e non più solo un insetto fastidioso che rende a volte quasi impossibile stare all’aria aperta. A dimostrare che le zanzare sono ormai una minaccia sanitaria a livello globale sono i giornalieri e numerosi casi di infezioni da i più disparati parassiti e virus come quelli della malaria, west nile, zika, dengue e così via. Ora, dagli Stati Uniti arriva la notizia di un bimbo di 6 anni colpito da forti convulsioni e con un’infiammazione cerebrale che gli ha causato il gonfiamento del cervello proprio a causa di una puntura di zanzara.

La vicenda
Il piccolo Noah Surrett, di Waynesville nella Carolina del Nord, da circa due settimane si lamentava di un persistente mal di testa. Dapprima i genitori gli hanno dato un normale antidolorifico. Tuttavia, il mal di testa pareva perdurare. Poi, le cose sono iniziate di colpo a peggiorare. Dopo essere divenuto insensibili al tatto, ha avuto una serie di gravi attacchi epilettici o convulsioni. I genitori, allarmati, lo hanno immediatamente portato all’ospedale. Qui è poi stato sottoposto a esami clinici come una radiografia del torace, una TAC, un esame del sangue, un test delle urine e un prelievo di midollo spinale. Dopo di che, la scoperta di cosa l’aveva colpito.

Un virus trasmesso dalla zanzara
Ad aver causato il gonfiore al cervello e le convulsioni al piccolo Noah sarebbe stato un virus che di solito non provoca particolari sintomi. Nel suo caso, invece, non è stato così e si è manifestato come accade di rado con febbre, mal di testa, vomito, convulsioni e appunto gonfiore al cervello causato dall’accumulo di liquidi. La diagnosi fatta dai medici è stata di encefalite di LaCrosse o LAC. Dopo la diagnosi, i medici del Mission Hospital di Asheville hanno iniziato a somministrare al bimbo una terapia per contrastare le convulsioni, e attendere che il virus faccia il suo corso. Ora, e per qualche mese, Noah dovrà essere in cura e tenuto sotto controllo per accertarsi che l’infezione sia stata debellata ma, soprattutto che non abbia riportato danni cerebrali o al sistema nervoso.

L’encefalite di LaCrosse (LAC)
Il virus che causa l’encefalite di LaCrosse è piuttosto raro. Come detto, è veicolato attraverso zanzare che ne siano infette. Si ritiene sia più comune negli Stati del Midwest e del Medio Atlantico, tuttavia, a causa dei viaggi internazionali, come spesso avviene gli insetti viaggiano anch’essi da un continente all’altro – portando con sé anche le malattie. Dopo essere stati punti da una zanzara portatrice del virus, l’incubazione dura dai 5 ai 10 giorni, periodo in cui in genere appaiono i primi sintomi. Molte persone, però, non sviluppano alcun sintomo. I sintomi principali sono affaticamento, febbre, nausea e vomito, mal di testa. In alcuni casi può manifestarsi una seria infiammazione al cervello, gonfiore, convulsioni, paralisi e anche coma. Allo stato attuale non esiste cura per l’encefalite di LaCrosse, rimane soltanto il ricovero in ospedale per tenere sotto controllo l’infiammazione e un possibile peggioramento. In alcuni casi è necessario un supporto per la respirazione e la profusione di liquidi attraverso flebo. Stando ai dati del CDC, negli ultimi 10 anni negli Stati Uniti si sono verificati 11 decessi per encefalite di LaCrosse.