Cammina per 30 chilometri per arrivare al lavoro. Il capo gli regala l’auto

Era il suo primo giorno di lavoro e chiunque avrebbe avuto quantomeno un po’ di tensione. Ma Walter aveva un problema in più: la sua auto aveva deciso di non andare avanti proprio la sera prima. E questo era un bel problema considerando che il posto in cui si sarebbe dovuto recare l’indomani mattina distava circa 32 chilometri da casa sua. Di mezzi pubblici non se ne parlava: la sua unica possibilità era quella di andare a piedi.

Partenza anticipata
Va da sé che per percorrere 32 chilometri non ci vanno né pochi minuti né un’ora. Ma decisamente molto tempo. Per questo motivo – per essere certo di arrivare in tempo sul posto di lavoro, Walter Carr partì da casa sua a mezzanotte, dopo aver dormito circa 4 ore. Solo così avrebbe avuto la certezza di arrivare presso la società di traslochi di Bellhops dove aveva trovato il suo primo impiego.

Bloccato dalla polizia
32 chilometri a piedi non sono affatto una sciocchezza: Walter aveva molto male alle gambe ancor prima di essere giunto a destinazione. A un certo punto, infatti, si vide costretto a sedersi e fu in quel momento che incontrò Mark Knighten, un agente del dipartimento di polizia di Pelham. Mentre il ragazzo raccontava al poliziotto il motivo per cui stava percorrendo tanta strada, arrivarono anche altri due agenti – secondo quanto dichiarato ad AbcNews: Carl Perkinson e Klint Rhodes. Tutti, di comune accordo, decisero di portare il giovane a fare colazione.

Arrivo in anticipo
Nonostante si fosse recato sul posto di lavoro a piedi Walter, ricucì ad arrivare persino in anticipo rispetto agli altri suoi colleghi. La prima casa in cui avrebbe dovuto fare il trasloco era quella della signora Jenny Lamey, la quale è rimasta sconvolta per ciò che aveva fatto il ragazzo. Gli offrì del cibo e un divano per sdraiarsi prima dell’effettiva entrata in vigore del suo orario di lavoro: le otto del mattino. Lamey ha raccontato ad AbcNews di aver pensato a tutto quello che aveva fatto Walter e che poco dopo avrebbe anche dovuto sollevare casse pesantissime sotto un sole caldissimo. «Sono scoppiata in lacrime un paio di volte», racconta Lamey. Il giovane ha anche raccontato come lui e sua mamma avessero perso la loro casa di New Orleans durante l'uragano Katrina.

Condivisione della storia
Completamente toccata dalla storia di Walter, Lamey è riuscita a entrare in contatto con il CEO di Bellhops, di nome Luke Marklin. Ha quindi condiviso la storia su Facebook e creato una pagina su GoFundMe per raccogliere fondi per Walter allo scopo di riparare la sua auto. Marklin, però, aveva in mente tutta un’altra cosa. «Walter è incredibile, e quello che ha fatto è incredibile. È tutto ciò che la nostra azienda rappresenta», spiega Marklin ad ABC News. L’uomo decise quindi di incontrare il ragazzo all’ora di pranzo e per farlo, partì da Chattanooga con la sua Ford Escape.

Una sorpresa
Carr dovette fare altri 30 minuti di camminata per poter incontrare Marklin in pausa pranzo, ma ciò che non sapeva è che la famiglia di Lamey, la polizia di Pelham, e i suoi colleghi erano tutti in un hotel vicino in attesa di una sorpresa. Appena Walter incontrò Marklin, lui gli consegnò le chiavi della sua Ford Escape. Walter è rimasto piacevolmente sorpreso della bontà del suo capo e della donna che lo ha accolto in casa. Ma tutti hanno asserito che nei momenti di difficoltà – che affronteranno nella loro vita – si ricorderanno sempre di Walter. Il ragazzo ha insegnato a tutti loro che con un po’ di forza e determinazione la propria vita può cambiare ed è in quel momento che il miracolo divine realtà.