L’uso di cannabis sintetica spice o K2 scatena l’ictus, anche nei giovani
L’uso di cannabis sintetica, come la Spice o la K2 è stato trovato aumentare il rischio di ictus, in particolare nei giovani, cosa ancora più allarmante

ROMA – Gli scienziati statunitensi mettono sull’avviso dal pericolo serio e grave che si corre con l’uso della cannabis sintetica, come per esempio la Spice o la K2. Secondo quanto da loro esposto sulle pagine del BMJ Case Reports, l’utilizzo di questa droga aumenta in modo significativo il rischio di essere vittime di un ictus, in particolare (e in modo allarmante) nei giovani.
Il caso
L’avvertimento dei medici fa seguito al caso riportato sulla nota rivista scientifica in cui si fa riferimento a un detenuto di 25 anni rimasto vittima di un ictus e che ha riportato una grave disabilità permanente. Il caso è significativo sia per la giovane età della vittima che per il fatto che non aveva una storia familiare di malattie cardiache o di fattori di rischio cardiovascolari tradizionali.
Cosa è accaduto
Secondo quanto accertato, il ragazzo fu portato in Pronto soccorso in uno stato di grave confusione, con debolezza sul lato destro del corpo e doppia incontinenza. Gli agenti di polizia penitenziaria lo avevano trovato collassato sul pavimento del bagno. La prima ipotesi è stata che il ragazzo avesse usato della marijuana sintetica, poiché una sostanza dall’aspetto sospetto era stata trovata al suo fianco. Inoltre, aveva già avuto diversi episodi di confusione dopo aver usato la droga nei 6 precedenti mesi. La vittima aveva fumato sigarette per cinque anni, ma aveva smesso due anni prima dell’ictus, e i test per i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare erano tutti nella norma. Tuttavia, una scansione cerebrale ha rivelato un’ampia area di ictus e gonfiore nel cervello mentre un tracciato cardiaco ha mostrato la prova di un precedente infarto.
Dopo l’ictus
Dopo l’accaduto, il ragazzo fu trattato con farmaci per evitare ulteriori ictus e per stabilizzare l’insufficienza cardiaca. E stato anche avviato a un programma di fisioterapia per correggere la debolezza del lato destro del corpo, che migliorò ma non tornò alla normalità, lasciandolo con un grado permanente di disabilità.
Colpa della cannabis sintetica
I medici hanno attribuito l’ictus e l’infarto al suo uso di cannabis sintetica, anche se non potevano essere assolutamente sicuri che la causa fosse questa: il principio attivo della cannabis (THC) non si presentava nei test delle urine. Ma questo non è inusuale in quanto la batteria standard di test non è in grado di rilevare varianti sintetiche, affermano gli autori dell’articolo sul BMJ. Questo è solo un caso, e gli autori avvertono che non erano in grado di capire se fossero coinvolti fattori genetici. Questo giovane aveva alti livelli di fattore di coagulazione (fattore VIII), che potrebbero aver aumentato il rischio di problemi cardiovascolari. Tuttavia, sottolineano che molti altri studi hanno collegato l’uso di cannabis sintetica con un aumentato rischio di attacco cardiaco e/o ictus e che il suo basso costo e la sua pronta disponibilità stanno alimentando un suo aumento di popolarità.
Altri effetti collaterali
La cannabis sintetica, ricordano gli autori, è stata anche collegata a una vasta gamma di altri effetti collaterali. Tra questi, ansia, episodi psicotici, battito cardiaco accelerato o rallentato, dolore al petto, bassa pressione sanguigna, svenimento, danno renale (necrosi tubulare) e arterie e vene infiammate nelle mani e nei piedi (tromboangiite obliterante).
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