26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
I danni del Viagra

Il medico dice alla moglie che il marito prende il viagra. E loro «divorziano»

Un medico accusato per gravi danni emotivi dopo aver avvisato la moglie del fatto che il marito aveva richiesto una prescrizione per il Viagra

Un matrimonio in frantumi per colpa del viagra
Un matrimonio in frantumi per colpa del viagra Foto: viewfinder | Shutterstock Shutterstock

Può un matrimonio andare in frantumi a casa di un medicinale? Evidentemente sì, perché recentemente un uomo ha affermato di aver subito gravi danni alla vita di coppia a seguito di una semplice rivelazione. Un medico della CVS Pharmacy - la seconda più grande catena di farmacie negli Stati Uniti – ha infatti rivelato alla moglie di un suo paziente che il marito stava assumendo Viagra. Ed è così che da quel momento in poi molte cose sono cambiate sia per la coppia che per il dottore, il quale si è visto costretto ad affrontare una denuncia.

Lesioni mentali
Un uomo di New York di nome Michael Feinberg ha citato in giudizio la CVS Pharmacy dopo che un medico ha rilevato alla moglie di un paziente che c’era in corso una prescrizione del noto farmaco contro l’impotenza, il Viagra. Tale rivelazioni sembrano infatti aver provocato non pochi danni alla coppia. L’impiegato del negozio e l’intera catena sono stati quindi accusati di «lesioni mentali e gravi danni emotivi».

La prescrizione del Viagra
Feinberg avrebbe detto a un impiegato del negozio che avrebbe pagato lui stesso la medicina, farmaco che non costa poi così poco: una singola pillola può arrivare a essere pagata ben 60 dollari. Feinberg avrebbe anche stipulato un piano di pagamento specifico con la filiale CVS di Merrick Road. Tuttavia, alcuni giorni dopo, la moglie ha chiamato la CVS per parlare di tutta un’altra prescrizione, ma in quel frangente l’impiegato avrebbe rivelato alla moglie l’effettiva – e onerosa - prescrizione di Viagra. Sarebbe stato proprio questo fatto che avrebbe causato gravi danni al loro matrimonio. Secondo Feinberg, inoltre, il dipendente avrebbe anche violato i suoi diritti ai sensi della legge HIPPA (Health Insurance Portability and Accountability Act).

La risposta della CVS
Huffingtonpost ha chiesto ulteriori delucidazioni alla CVS e un suo portavoce di nome Gary Serby ha risposto: «Poniamo la massima priorità sulla protezione della privacy di coloro che serviamo e ci assumiamo la responsabilità di salvaguardare le informazioni riservate».