7 giugno 2023
Aggiornato 19:30
Allergie inverosimili

Neomamma scopre di essere diventata allergica all’acqua: potrebbe morire di sete

La giovane mamma Cherelle Farrugia, dopo aver dato alla luce la sua bambina nel gennaio 2018 ha iniziato a sviluppare gravi reazioni allergiche all'acqua. Potrebbe anche non riuscire più a bere

Orticaria  - Immagine rappresentativa
Orticaria - Immagine rappresentativa Foto: namtipStudio | shutterstock.com Shutterstock

REGNO UNITO – Di allergie ce n’è sono di tutti i tipi, ma quella all’acqua ha davvero dell’insolito. Eppure, c’è chi ne soffre e magari esordisce all’improvviso, come è capitato a una giovane neomamma, Cherelle Farrugia (25 anni) di Cardiff, nel Galles. Lei, dopo aver dato alla luce la piccola Willow a gennaio 2018, ha iniziato a soffrire di una bizzarra allergia: l’allergia all’acqua.

La strana malattia
La giovane Cherelle pare che in realtà sia una malattia nota come orticaria acquatogenica, una sorta di allergia all’acqua ma, nel caso, anche al sudore. Per questa condizione piuttosto rara e sconosciuta, come per altre del genere, non esiste cura. Per cui chi ne soffre o spera le passi o deve conviverci per tutta la vita, e farsi carico di tutti i disagi che si possono immaginare.

La scoperta
Cherelle non ha scoperto subito di avere questa condizione. I primi sintomi infatti sono comparsi circa due mesi dopo il parto. Si è vista comparire sulla pelle delle chiazze rosse tipiche di una orticaria, ma come spesso capita non ha collegato subito quale potesse essere la causa – e di certo non pensava fosse l’acqua, ma piuttosto un cibo o altro. Poi, si è resa conto che il prurito e le pustole comparivano ogni volta che faceva la doccia. Ma, sebbene in un primo momento avesse pensato fosse uno dei prodotti per l’igiene che utilizzava, infine è emerso che il motivo della reazione allergica era proprio l’acqua.

Ulteriori sorprese
Dopo la prima scoperta, ulteriori prove per vedere se tutto dipendesse eventualmente dalla temperatura dell’acqua hanno dato risultati negativi: il problema si verificava a qualsiasi temperatura l’acqua fosse – calda, tiepida, a temperatura corporea, fredda…
La stessa Cherelle racconta di aver poi provato a usare acqua minerale in bottiglia (metti che fosse un problema di cloro o altro), e poi l’acqua filtrata e quella della piscina. Ma ogni volta, anche con i diversi tipi di acqua, otteneva una reazione allergica. Insomma, il problema non era il tipo di acqua ma l’acqua stessa.

Una condiziona rara
La sua pare sia una condizione rara. Di orticaria acquagenetica si dice infatti risultino soltanto 35 casi al mondo. Una particolarità di questa condizione è appunto la manifestazione di reazioni allergiche quando si viene in contatto con l’acqua, indipendentemente dalla sua temperatura, riporta il National Institute of Health. I sintomi compaiono più spesso in giovane età o nella pubertà. Colpisce in prevalenza le donne. Oltre alle eruzioni cutanee, molti soffrono anche di prurito più o meno intenso. Non se ne conosce ancora la causa, e per questo motivo non esiste una cura definitiva. Alcuni farmaci utilizzati per il trattamento hanno dato risultati altalenanti e diversi a seconda dei soggetti, ma mai risolutivi. In genere si usano farmaci antistaminici – come avviene per altre forme di allergia – o trattamenti con luce ultravioletta (UVB) o creme antiprurito o lenitive.

La doccia
Come prevedibile, all’inizio Cherelle ha ridotto la frequenza delle docce che faceva. Poi, dopo un po’ non ne poteva più: e ora ha detto di fare comunque la doccia ogni giorno, anche se per poco tempo. Poi, una volta uscita, si avvolge intorno al corpo la vestaglia per non vedere le pustole che compaiono sul suo corpo. Infine, attende circa un’ora affinché cessi il dolore, il prurito e la pelle torni più o meno normale. Il brutto è che la reazione allergica compare anche quando suda, prende della pioggia o nuota. Tutto questo, ha detto, la fa arrabbiare ogni volta e anche tanto.

La pericolosa evoluzione
Ora Cherelle, dopo aver consultato diversi medici teme che la condizione possa pericolosamente prendere una brutta piega, poiché l’orticaria acquagenetica tende a degenerare. Difatti sono stati segnalati alcuni casi di persone con questa condizione che non riescono più a bere normalmente, poiché quando ingeriscono l’acqua la gola si gonfia. Un risvolto che potrebbe avere conseguenze drammatiche, poiché non è possibile rimanere senza bere.