19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Cannabis sintetica

Bimbo di 11 anni fuma la cannabis sintetica e diventa uno zombi

Un bambino di 11 anni fuma erroneamente la spice, credendo fosse una sigaretta normale, e diventa uno zombi

Le immagini scioccanti, condivise appositamente sul web dalla stessa madre, hanno lo scopo di mettere in guardia genitori e adolescenti dall’uso di droghe sintetiche. Una di queste è conosciuta sia in Italia che all’estero con il nome di Spice. Viene venduta in piccole bustine e sembra andare particolarmente di moda tra i giovani adolescenti. Ma è tutt’altro che sicura. Ecco cosa è accaduto recentemente a un bambino di soli 11 anni che ha dovuto scontrarsi con effetti collaterali gravi.

Cannabis sintetica
Spice è conosciuta anche con il nome di Cannabis Sintetica. E nonostante siano stati veicolati diversi avvertimenti sulla pericolosità del prodotto, sembra essere ancora utilizzato da molti ragazzi come se niente fosse. E gli incidenti – come quello che stiamo per raccontarvi – non mancano. Il nome della vittima è Logan John-Evans e sembra abbia fumato Spice per errore. Il bambino, infatti, ha detto che pensava si trattasse di una sigaretta normale.

Uno zombie?
Poco dopo averla fumata, il giovane ha assistito a effetti collaterali decisamente gravi. Non riusciva più a camminare bene o parlare correttamente. «Era diventato uno zombi, un mostro aveva preso il sopravvento sul suo corpo e aveva così tanta forza da essere irreale. Ci sono volute cinque persone per tenerlo fermo e nonostante ciò riusciva ancora a battere la testa, calciare, mordere e ringhiare. Era spaventoso perché non riusciva a parlare e non c'era più nulla in lui: non c'era alcuna risposta ai suoi occhi o luce nelle sue pupille, l'unico modo per descriverlo era come uno zombi perché nulla aveva senso», ha raccontato la mamma.

Il racconto della mamma
«Logan si è svegliato alle 3 del mattino. Ho pensato soffrisse di sonnambulismo perché stava cercando di uscire dalla porta e tutto ciò non aveva senso. L'ho rimesso a letto e alle 6.40 sono andata a svegliarlo per andare a scuola, ma lui non riusciva a parlare o a stare in piedi, quindi lo abbiamo portato in ospedale». Solo dopo la mamma ha scoperto che alcuni suoi amici avevano aggiunto Spice a una normale sigaretta. «Questo non è uno scherzo. Logan stava morendo, è stato il momento più spaventoso della mia vita. Non avevo mai pregato Dio fino ad allora», racconta, ancora sconvolta, la madre.

33 ore di isolamento
I medici si sono visti costretti a trasferirlo per 33 ore in un reparto per recupero dalla dipendenza. Era l’unico modo per aiutarlo a evitare ricadute. Tutto questo a causa di quelle persone che agli occhi di un adolescente possono sembrare amiche ma che non lo sono affatto. I cosiddetti amici, infatti, avrebbero aggiunto Spice a una normale sigaretta a mo’ di scherzo. Ma i genitori non riescono a comprendere il motivo per cui un ragazzo debba fare un gioco così pericoloso mettendo a serio rischio la vita di qualcuno.

Un problema di costi?
Il problema principale è che Spice è tanto diffuso in Inghilterra come in Italia a causa del prezzo enormemente basso. Ogni bustina, infatti, può essere venduta al prezzo di 5-15 euro. Un costo che può affrontare chiunque, compreso un ragazzino di 11 anni. Solo l’anno scorso, a Manchester, sono stati riportati 60 gravi incidenti derivanti dall’uso della droga in una settimana di utilizzo. Da ciò si evince quanto sia importante limitare al minimo la diffusione di Spice.

Cos’è Spice (o K2)
Si tratta perlopiù di una miscela di erbe essiccate, il cui composto dà luogo a degli effetti simili alla Cannabis, per questo motivo viene chiamata Cannabis sintetica. Le erbe utilizzate sono la Nymphaea caerulea, la Scutellaria nana, la Canavalia maritima, la Leonotis leonurus, la Pedicularis densiflora, la Zornia latifolia, la Nelumbo nucifera e la Leonurus sibiricus. Ciò significa che all’interno non vi è alcuna traccia di Canapa, a differenza di come molti sostengono. Viene venduta legalmente su Internet e persino in molti Head Shop del Colorado. È importante sottolineare che si trova in commercio anche con il nome di K2, Black Diamond o Black Mamba. E spesso viene mascherata e venduta come incenso. Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono l’ansia estrema, la paranoia, la nausea, la confusione, il comportamento violento, i pensieri suicidi, mal di testa, crampi, vomito, sudorazione e persino le allucinazioni.

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