20 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Sigarette elettroniche

Juul, la sigaretta elettronica che non si vede ma può causare gravi danni agli adolescenti

E’ talmente tecnologica da non essere neppure considerata una vera sigaretta elettronica. Ma i rischi per la salute non mancano

Viene definito fumo alternativo ed è ormai diventata una moda nelle scuole americane. Ma la pericolosa pratica potrebbe presto arrivare anche nella nostra penisola. La protagonista, questa volta, non è una bionda tradizionale e neppure il classico svapo, ma si tratta di un oggetto molto simile a una chiavetta USB che gira facilmente presso gli istituti scolastici anche sotto il naso dei professori. La sua peculiarità, infatti, è quella di passare inosservata agli occhi della gente ma i danni che può creare non sono da sottovalutare. Ecco quali sono.

Juul
Il nome del dispositivo è Juul e secondo quanto riportato dall’Agenzia Giornalistica AGI è diventata una vera mania quella di usarla. Ha l’aspetto di una chiavetta USB ma non serve per archiviare dati. Il suo scopo è quello di emettere una nuvola di vapore infinitesimale a tal punto che si dissolve immediatamente. E chiunque passi nelle vicinanze neppure la vede. Al momento sembra essere utilizzata soprattutto tra i ragazzi provenienti da famiglie benestanti ma, a quanto pare, i genitori non conoscono i rischi per la salute cui potrebbero incappare i loro figli.

Juuling
Mai dire svapo, quando si parla di Juul. Questa è tutt’altra cosa, è tecnologia pura, è juuling. E chi la usa non intende confondersi con chi fuma una semplice sigaretta elettronica. Come accennato, la moda per il momento è presente solo negli Stati Uniti ma non è così difficile rivolgersi a un sito americano per acquistarla e provarla anche nel nostro paese.

Le caratteristiche di Juul
La sigaretta Jull è lunga meno di dieci centimetri e ha una larghezza di 1,5. Il peso è molto simile a una normalissima chiavetta USB. Alla stregua di uno tradizionale dispositivo svapo contiene diversi tipi di ricariche da inserire all’interno. C’è quella al sapore di menta, di frutta, di tabacco e persino creme brûlé. Il tutto per la modica cifra di 50 dollari. Ma ciò che è più oneroso sono le ricariche: costano ben 15 dollari e durano circa una settimana.

Qual è il pericolo?
Il pericolo principale è rappresentato dalla presenza dell’acido benzoico, uno degli ingredienti principali delle ricariche, le quali contengono anche composti comuni alle altre sigarette elettronica come i Sali di nicotina. L’acido benzoico, tuttavia, ha la peculiarità di ridurre il pH rendendo la soluzione più impalpabile e facilmente inalabile. Anche se apparentemente tutto ciò può sembrare un vantaggio non lo è: la Juul emette un vapore pressoché invisibile ma questo fa sì che la nicotina entri molto più velocemente nel sangue, con tutte le conseguenze del caso. Ricordiamo anche che una sola cartuccia contiene pressappoco la stessa quantità di nicotina che c’è all’interno di un pacchetto di sigarette. Questo significa che se un ragazzo usa una cartuccia a settimana, in poco più di un mese è come se avesse fumato una media di cento sigarette.

I pericoli di juul
A causa della presenza dell’acido benzoico e dell’impalpabilità del vapore emesso, la nicotina assorbita così facilmente, aumenta i livelli di dopamina agendo come un neurotrasmettitore. Ciò significa che, alla stregua di una sigaretta tradizionale, i giovani che fanno juuling avranno sempre più il desiderio di continuare a fumare. Quindi, che differenza c’è tra una bionda e Juul? Poche secondo gli esperti. «Siccome si parla di juuling e non di fumare, alcuni studenti potrebbero pensare che sia innocuo. E forse non sanno nemmeno che contiene nicotina», spiega a Epoch Times Pamela Ling dell’University of California-San Francisco School of Medicine.

Destinato agli adulti
Il problema principale è rappresentato dal fatto che i ragazzi fumano la Juul nonostante per acquistarla sul sito bisogna dichiarare di essere maggiorenni. Ciò significa che le scuole sono piene di persone che fumano, di nascosto, mettendo solo un attimo il naso nello zaino e attivando il dispositivo. Il fumo invisibile emesso da Juul non permette ai professori di notare cosa sta facendo effettivamente il ragazzo. D’altro canto Juul sta eseguendo verifiche sui profili inseriti nell’are shopping allo scopo di poter verificare che la persona che sta effettuando l’acquisto abbia compiuto davvero 21 anni. Ma c’è comunque un ulteriore problema: il dispositivo si può acquistare anche su ebay e lì non esistono verifiche di questo genere. Juul, ha dichiarato infine Jonathan Winickoff dell’American Academy of Pediatrics Tobacco Consortium, «è un immenso disastro che senza un’azione immediata avrà conseguenze catastrofiche».