19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Diagnosi errate

Ragazza costretta a cinque anni di cure per la depressione, ma non era depressa: aveva tutt'altro

Da quando aveva 13 anni l’hanno curata per la depressione, poi a 18 anni scoprono la verità. Ora vive un inferno e non sa se guarirà

Immagine rappresentativa
Immagine rappresentativa Foto: fizkes | shutterstock.com Shutterstock

STATI UNITI – Una vita passata in cura per la depressione, ma lei non era depressa. Da quando aveva 13 anni Mikayla Vacher del Rhode Island è stata curata per quella che avevano diagnosticato essere una depressione, che avrebbe dovuto spiegare il perché fino al giorno prima correva per i prati e si arrampicava sugli alberi e, tutto a un tratto, si è sentita inspiegabilmente tanto stanca.

I sintomi rivelatori
Mikayla è sempre stata una bambina e poi ragazzina molto attiva, per questo non si spiegava il perché improvvisamente avesse iniziato a soffrire di spossatezza, di dolori, forti emicranie, eruzioni cutanee e anche malumore e tristezza. I medici devono forse aver preso in considerazione soltanto gli ultimi due sintomi, dato che le hanno diagnosticato una depressione. Eppure, questi insieme agli altri sintomi sono tipici di una malattia trasmessa dalle zecche: la malattia di Lyme. Nonostante ciò, per ben cinque anni Mikayla è stata imbottita di psicofarmaci che, ovviamente, oltre a procurarle soltanto un’assuefazione e dipendenza, non l’hanno guarita.

Nuovi problemi
Pensate a cosa significhi soffrire per cinque lunghi anni di tutti i disturbi che dà la malattia di Lyme, senza ottenere miglioramenti perché si è in cura per un’altra malattia che, invece non si ha. Oltre a questo, a complicare le cose oggi, è che la malattia trasmessa dalle zecche è già di per sé difficile da trattare, e ancora di più se non viene diagnosticata per così tanto tempo. La giovane ragazza che è stata provata dall’assunzione di pesanti farmaci per ansia e depressione, adesso si trova a combattere con un’altra seria malattia, tanto che ha dovuto abbandonare gli studi per potersi curare e riprendere le forze.

Derisa
Quando la madre di Mikayla l’ha portata dei medici per capire cosa avesse colpito la figlia che era diventata l’ombra di se stessa, racconta che è stata praticamente derisa e di come è stato minimizzato il problema e che ‘la malattia’ era tutta «nella sua testa» e che stava esagerando con il lamentarsi dei sintomi. E così, invece che da un infettivologo è stata mandata dallo psichiatra. Tutti, anche gli amici, si convinsero che lei stesse davvero enfatizzando il problema, e lei stessa a un certo punto ha iniziato a pensare che il suo problema fosse davvero nella sua testa. Ma si sbagliavano tutti.

Non si dà per vinta
Sebbene fosse ormai stabilito dai medici che l’avevano visitata che era affetta da depressione, Mikayla non si dà per vinta e continua a cercare risposte altrove. Dopo cinque anni di calvario, finalmente ne trova una. Si rivolge al medico e neurologo della sua infanzia, il quale dopo averla visitata e sottoposta a esami le consegna il responso: non era depressione ma la malattia di Lyme, contratta probabilmente durante una delle sue tante escursioni nella natura e nel fare campeggio.

La situazione oggi
Oggi Mikayla ha 23 anni, ed è costretta a vivere con una flebo sempre attaccata a un braccio che le somministra i farmaci per trattare la patologia trasmessa dalla Borrelia burgdorferi (un tipo di zecca). Lei spera che le cure abbiano effetto, anche se sa che purtroppo sono iniziate molto tardi e la malattia ha già avuto tempo per diffondersi, anche se all’apparenza esternamente una persona appare sana. Oltre a questo, la ragazza ha dovuto fare un doloroso e lungo percorso di disintossicazione dagli psicofarmaci che le sono stati somministrato durante i cinque anni diagnosi errata.

La malattia di Lyme
Come detto è un’infezione tramessa dalle zecche, tramite puntura. È una patologia piuttosto difficile da trattare (di solito si usano gli antibiotici) anche quando sia diagnosticata precocemente. Ma le cose divengono complicate se si individua in ritardo – come nel caso di Mikayla. Se non diagnosticata, poi, può essere letale.

- Vedi anche: Malattia di Lyme: cos’è, sintomi e cure.

I sintomi
I principali sintomi della malattia di Lyme sono eruzioni cutanee, dolori articolar e muscolari, febbre, stanchezza e rigidità del collo. Se non trattata in tempo, e una volta che si sia diffusa nell’organismo, può portare alla paralisi o perdita totale della funzione motoria e sensoriale.