Muore a 16 anni dopo aver assunto un farmaco anti-ansia. E non è il primo caso
Una ragazza di 16 anni è morta dopo aver assunto un farmaco per il controllo dell’ansia e della depressione. Ecco perché

C’è una regola che i medici conoscono benissimo: prima di assumere qualsiasi farmaco, bisogna valutare con attenzione il rapporto rischio-beneficio. Nonostante ciò, spesso non si possono prevedere gli inaspettati effetti collaterali. E non è raro che questi siano così devastanti da sfociare in un esordio fatale. Tutto ciò è accaduto a una ragazza di soli sedici anni, morta improvvisamente dopo aver assunto un semplice farmaco anti-ansia. Ecco perché può essere molto pericoloso tenere sotto controllo questo genere di disturbi attraverso l’ausilio di medicinali.
Intossicazione da propranololo
Il suo nome era Lucy Curran ed era una ragazza di soli 16 anni residente a Glasgow (Scozia). Sembra che la sua morte sia collegata a un’intossicazione da propranololo. Si tratta di un principio attivo tipico di molti farmaci per combattere l’ansia. La loro pericolosità è dovuta alla presenza di betabloccanti.
Non è il primo caso
Purtroppo quello di Lucy non è il primo caso di morte improvvisa dopo l’assunzione di farmaci anti-ansia. Solo due anni fa anche un’altra ragazza – della stessa età – di nome Britney Mazzoncini morì alcuni giorni dopo la cura
I dettagli della vicenda
Al momento l’unica spiegazione possibile relativa all’improvvisa morte di Lucy – avvenuta presso il Glasgow Queen Elizabeth University Hospital – sembra essere correlata all’assunzione di propranololo. Inizialmente, i medici non erano riusciti a trovare una spiegazione, poi dalle analisi effettuate in seguito al suo decesso si è potuto constatare che la ragazza era intossicata dal farmaco da poco prescritto contro ansia e depressione.
Non doveva essere prescritto quel farmaco?
Disperata, la famiglia, è alla ricerca di un colpevole o, per meglio dire, di un responsabile della morte della figlia. Secondo Toni Giuliano, dell’associazione scozzese sulla salute mentale, in questi ultimi anni si sta assistendo a un aumento esponenziale di prescrizioni relative a questo genere di farmaci. Molto spesso anche in maniera ingiustificata. Quindi è opportuno indagare sulle modalità di prescrizione del farmaco. Quello che è certo, tuttavia, è che quando lo stato di ansia e depressione non sono gravi bisognerebbe cercare di evitare il più possibile di ricorrere all’uso dei farmaci e tentare approcci non farmacologici, magari attraverso l’aiuto di terapisti esperti.
Una ragazza speciale
La giovane Lucy era una ragazza molto amata dai suoi coetanei e molti amici la ricordano ancora con un sorriso sulle labbra. Alcuni amici l'hanno descritta come «una delle persone più simpatiche» di sempre.
Cos’è il Propranololo e dove si trova
Il propranololo è un betabloccante non selettivo. Generalmente si utilizza contro l'ipertensione e alcune forme di angina. Fu ideato proprio da uno scienziato scozzese di nome James W. Black, il quale sviluppò il farmaco negli anni 50. La scoperta gli diede anche la possibilità di ricevere il Premio Nobel per la Medicina. Oltre all’ipertensione, viene utilizzato come farmaco anti-panico, spesso sfruttato dai musicisti per evitare eccessive ansie al momento dell’esibizione. L’effetto anti-ansia sembra sia legato a un’azione diretta sul sistema nervoso centrale, permettendo un modesto passaggio nella barriera emato-encefalica. Tra gli effetti indesiderati derivanti dall’assunzione del farmaco, ricordiamo le alterazioni del sistema di conduzione cardiaco, trombocitopenia, vasocostrizione periferica, broncospasmo e dispnea. Ma anche cefalea, disturbi del sonno, vertigini, affaticamento, psicosi, parestesia, stordimento, nausea, disfunzioni sessuali, porpora e disturbi della vista. Un comune medicinale che contiene propranololo è l’Inderal.
[1] Hillside J Clin Psychiatry. 1985;7(1):54-62. The use of propranolol in the treatment of anxiety disorders. Fonte RJ, Stevenson JM.
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