Trapianto di rene: per la prima volta in Italia, da donatore dializzato
All’ospedale Molinette di Torino, per la prima volta, è stato eseguito un trapianto di rene da un donatore dializzato

TORINO - Un grande successo per quanto riguarda i trapianti di reni. In Italia, per la prima volta, è stata effettuata un’operazione con gli organi prelevati da un donatore dializzato. L’incredibile intervento è stato reso possibile grazie alla competenza e professionalità dell’ospedale Molinette, appartenete alla Città della Salute di Torino. Il donatore era deceduto da poco in un ospedale piemontese.
Un intervento senza precedenti
L’intervento che è stato eseguito presso l’ospedale Molinette è da considerarsi senza precedenti, almeno per quanto riguarda il nostro paese. Il donatore, infatti, era stato sottoposto a dialisi per diverso tempo a seguito di una grave compromissione renale. Ma al momento del decesso è stato possibile rivitalizzare gli organi grazie a un innovativo macchinario.
I dettagli della vicenda
Il donatore era affetto da una grave malattia congenita e, durante il decorso di rianimazione è stato soggetto a un vistoso peggioramento della funzione renale. Purtroppo tutto ciò ha determinato un malfunzionamento tale da rendere obbligatoria la dialisi continua per parecchi giorni. È stato proprio questo particolare che ha reso impossibile il trapianto al fegato di cui necessitava ed è così che in breve tempo il pover’uomo si è spento.
Un tentativo andato a buon fine
Nonostante la situazione pareva davvero difficoltosa e il trapianto di reni da una paziente dializzata praticamente impossibile, il team delle Molinette di Torino ha comunque tentato di sfruttare i reni del paziente deceduto per eseguire un trapianto. I medici hanno eseguito una biopsia renale e hanno misurato tutta una serie di parametri valutando in un apposito dispositivo la perfusione renale dopo il prelievo. Infine, hanno pensato di migliorare la circolazione dei reni rivitalizzandoli.
Un danno regredibile
A seguito delle varie analisi, i medici hanno scoperto che il danno renale era potenzialmente regredibile. Inoltre, la perfusione sembrava nettamente migliorata grazie al macchinario che è stato in gradi di rivitalizzare gli organi.
Operazione riuscita
La buona notizia è che una paziente di sessant’anni sottoposto a dialisi fin dall’anno 2013 a causa di una grave nefropatia, ha ricevuto un rene del paziente deceduto e ora sta bene. L’intervento è stato eseguito presso il reparto di Terapia Intensiva di Nefrologia, coordinato dal professor Biancone e dopo soli 15 giorni di farmaci assunti per migliorare la funzionalità del rene, tutto è tornato nella norma. Da ora in poi, la paziente potrà nuovamente condurre una vita normale.
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