12 dicembre 2024
Aggiornato 15:00
Storie vere

Miracolo in ospedale: uomo si sveglia dal coma poco prima della nascita del figlio

Una notizia che regala la speranza alla gente che soffre in un letto d’ospedale: un uomo si sveglia dal coma prima della nascita del figlio

Uomo si risveglia dal como prima della nascita del figlio
Uomo si risveglia dal como prima della nascita del figlio Foto: Photographee.eu | Shutterstock Shutterstock

Non sempre i quotidiani riportano fatti drammatici. Seppur piccolo, vi è anche uno spazio dedicato alle vicende positive. Quelle che racchiudono in sé un po’ di speranza per tutti noi. È il caso di Theron Moodie, un uomo ricoverato da tempo in ospedale e in stato di coma. La moglie, disperata, aveva perso ormai ogni speranza di poterlo riabbracciare. Ma poco prima della nascita del loro figlio qualcosa di magico è accaduto e l’uomo, inaspettatamente, si è risvegliato dal coma.

Accadde tutto in pochi giorni
L’uomo cominciò a sentirsi male circa nove giorni prima. Inizialmente sembrava si trattasse di influenza così non ci diede più peso. Ma le sue condizioni peggiorarono molto velocemente e fu portato con urgenza in ospedale. L’uomo aveva l’intestino perforato: il contenuto enterico si stava versando direttamente nella cavità peritoneale. Cosa era accaduto veramente?

Una grave sepsi
Probabilmente il fatto non è accaduto per caso. Poche settimane prima, infatti, l’uomo aveva subito un intervento chirurgico a causa di un ascesso formatosi nella sua coscia. Nessuno sapeva quale fosse la causa, ma si era pensato a un pelo incarnito. Tuttavia, nonostante passassero i giorni, la sua condizione non migliorava affatto, anzi. Theron stava sviluppando una grave sepsi, ma ancora non lo sapeva.

Arrivo in ospedale
Quando arrivò in ospedale i medici si accorsero subito che l’ascesso si era riaperto. «Il fegato, i reni, il cuore e i polmoni erano tutti colpiti dalla sepsi. Lo hanno tenuto in coma in modo che il suo corpo potesse riprendersi. Il sesto giorno ha preso una brutta piega. Il dottore ha detto che non sarebbe riuscito a superare la notte», spiega la moglie Jlee.

L’arrivo del figlio
La moglie era disperata. Entro pochi giorni avrebbe dovuto mettere alla luce il suo primo figlio e probabilmente nello stesso periodo ci sarebbe anche stato il funerale del marito. La donna cominciò a pregare e a parlare con il marito in coma. «Gli ho detto che doveva star bene per suo figlio e che avevo bisogno di lui. Lo volevo accanto a me per la sua nascita. Questo è il suo primo figlio. Abbiamo cercato duramente, per sette anni, di veder nascere nostro figlio e ora che sta accadendo deve prendersi cura di lui e allevarlo per essere il padre che voleva essere», racconta Jlee.

Quanto vivrà ancora?
I medici erano stati chiari: il marito di Jlee stava per morire, era solo questione di ore. Ma la buona sorte, evidentemente, era dalla sua parte. Theron quella notte riuscì a sopravvivere con grande stupore dei medici. Nonostante tutto, però, aveva gravi problemi ai polmoni. Al fine di migliorare l’ossigenazione, il personale medico ha proposto di collocare il paziente nel letto RotoProne. Si tratta di un macchinario che tiene la persona legata a un letto che gira su se stesso in maniera molto lenta. E’ possibile vedere il suo funzionamento in questo video.

Il miracolo
Nessuno dei medici poteva credere a ciò che sarebbe accaduto poco dopo. «Lo abbiamo messo sottosopra, in modo da eliminare la pressione dai polmoni», ha spiegato l’infermiera Jennie George che ha dichiarato di usare il RotoProne solo un paio di volte all’anno. «Dopo averlo messo sottosopra il suo battito cardiaco è sceso e il suo livello di ossigeno è aumentato».

La nascita del figlio
Theron ricorda ancora il suo risveglio con commozione e serenità. «Ricordo solo quando mi sono svegliato e ho dovuto insegnare a me stesso come camminare di nuovo e anche piuttosto velocemente per essere lì per la nascita di mio figlio», ha detto Theron a Abc Action News. Infatti la sua caparbietà ha funzionato perché al momento del travaglio della moglie – avvenuto pochi giorni dopo – il paziente è riuscito a uscire dall’ospedale per vedere la nascita del piccolo Giovanni. «Non dovevo lasciare l'ospedale», racconta Theron «Ho avuto una grande forza di volontà. Non potevo mancare alla nascita di mio figlio. Ero così felice, ma non volevo mostrarlo, perché non ero certo che non sarei svenuto», conclude ironicamente.