29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Metastasi al cuore

Eccezionale intervento a Napoli di rimozione di metastasi al cuore

La plurirecidiva è stata rimossa da un team di chirurghi dell'ospedale Monaldi. La paziente è una donna di 40 anni

Chirurgia
Chirurgia Foto: Shutterstock

NAPOLI – Eccezionale intervento chirurgico all'ospedale Monaldi di Napoli. Qui, dove due diverse équipe di medici hanno rimosso una metastasi da timona dal cuore di una paziente di 40 anni. L'ospedale, che rientra nell'Azienda Ospedaliera dei Colli, ha impegnato per l'operazione l'equipe di Carlo Curcio, direttore dell'Unità operativa complessa di Chirurgia Toracica, e quella di Michelangelo Scardone, direttore dell'Unità operativa semplice dipartimentale di Tecniche avanzate in cardiochirurgia.

Era plurirecidiva
La paziente era stata operata otto anni fa di timoma. Nel corso del follow-up ha presentato una plurirecidiva composta da 6 recidive mediastiniche di cui 3 intrapericardiche. Nella prima fase dell'intervento - spiega nel dettaglio una nota - l'equipe della Chirurgia toracica ha provveduto a rimuovere le 3 masse nel mediastino anteriore. All'apertura del pericardio sono state rinvenute altre 3 masse, delle quali 2 dietro l'aorta e 1, del diametro di circa 4 centimetri, che infiltrava la parete anteriore del cuore, rendendone quasi impossibile l'asportazione. Il team del dottor Scardone, quindi, ha attivato la circolazione extracorporea e ha verificato che l'ultima metastasi entrasse dentro il cuore e che fosse alimentata dall'arteria discendente anteriore, che rappresenta la più importante arteria cardiaca. Si è proceduto, quindi, all'asportazione integrale della massa tumorale insieme con la parete anteriore cardiaca e con parte dell'arteria discendente anteriore ed è stato ricostruito il cuore.

Già pronto anche un cuore artificiale
Il team di chirurghi era già pronto a impiantare un cuore artificiale qualora la paziente non avesse avuto una funzione cardiaca sufficiente. Invece, è stato possibile arrestare la circolazione extracorporea con una funzione cardiaca sufficiente tanto da consentire alla donna di uscire agevolmente dalla sala operatoria e di avere un decorso post operatorio e una ripresa al di là di ogni aspettativa. «Il caso presentato è un esempio dell'importanza della multidisciplinarietà e del lavoro effettuato in collaborazione tra equipe diverse. Consultata la letteratura scientifica internazionale è emerso che si tratta del primo intervento del genere portato a termine con successo e senza l'impiego di un cuore artificiale», hanno dichiarato i due chirurghi che hanno effettuato l'intervento, Carlo Curcio e Michelangelo Scardone.
«Si tratta – conclude Giuseppe Matarazzo, commissario dell'Azienda Ospedaliera dei Colli – di un intervento all'avanguardia che è stato possibile soprattutto grazie alla collaborazione tra le unità operative coinvolte. Le nuove frontiere della medicina vanno sempre più verso un lavoro multidisciplinare e non a compartimenti stagni».