Lo sapevi? La depressione cambia il tuo cervello
La depressione può alterare il nostro cervello provocando ispessimento della corteccia e una pericolosa infiammazione

La depressione è un male silenzioso che si insidia nelle nostre vite giorno per giorno. Probabilmente ci accorgiamo della sua presenza solo quando i sintomi, prepotentemente, fanno la loro comparsa. Il male oscuro colpisce ben 121 milioni di persone, a tal punto da pregiudicarne le capacità lavorative e di relazione. Ma nei casi gravi può anche portare al suicidio, problema che si verifica in circa 850.000 persone ogni anno. D’altro canti recenti stime indicano che in Italia ci sono oltre 4 milioni di pazienti affetti da depressione. E in tutti questi – secondo un recente studio – potrebbe essersi verificata una trasformazione del cervello. Ecco di cosa si tratta.
Troppa depressione cambia il cervello
Secondo uno studio condotto dal Center for Addiction and Mental Health, il nostro cervello si modifica dopo essere stato vittima di depressione. Chiaramente i cambiamenti sono più marcati se il problema si è manifestato più a lungo nel tempo.
Infiammazione eccessiva
Pare che il problema si verifichi maggiormente nei pazienti che hanno sperimentato varie forme di depressione per un periodo di almeno dieci anni. Se non trattata bene, la condizione, porterebbe a un’infiammazione cerebrale molto elevata. Tutto ciò è stato recentemente scoperto dal team guidato dal dottor Meyer, il quale sembra fornire la prima vera prova dei cambiamenti biologici indotti da varie forme depressive.
Malattia diversa, terapia diversa
Se la depressione induce una forte infiammazione cerebrale, è evidente che oltre alla malattia in sé andrebbe trattata anche questa condizione. Di conseguenza i terapisti dovrebbero prendere in considerazione l’utilizzo di cure ben distanti da quelle che si usano nei pazienti affetti da depressione. «Una maggiore infiammazione nel cervello è una risposta comune con le malattie degenerative del cervello mentre progrediscono, come nel caso del morbo di Alzheimer e del morbo di Parkinson», ha dichiarato dottor Meyer.
Infiammazione e malattie degenerative
Se è pur vero che al momento la depressione non è considerata una malattia degenerativa del cervello, è anche vero che l’infiammazione potrebbe aumentare la probabilità che queste si presentino. Sappiamo bene, infatti, come i pazienti affetti da Parkinson e Alzheimer evidenzino alti livelli di infiammazione.
- Approfondimento: corteccia cerebrale più spessa
Un’altra recente ricerca, pubblicata su Molecular Psychiatry, aveva mostrato come il cervello delle persone affette da depressione presenti una corteccia cerebrale ben più spessa rispetto alla norma. Tale condizione, tuttavia, sparisce dopo un trattamento farmacologico a base di duloxetina. Quest’ultimo è un inibitore selettivo della serotonina e della ricaptazione della norepinefrina.
Lo studio
Durante lo studio, i ricercatori hanno misurato l’infiammazione cerebrale attraverso tecniche di imaging, una di queste è la tomografia a emissione di positroni (PET). Un terzo dei volontari aveva avuto più di dieci anni di depressione, un terzo meno di dieci anni e l’ultimo gruppo non aveva mai sperimentato la depressione (gruppo di controllo). In fase di ricerca, gli scienziati hanno potuto evidenziare la funzionalità delle cellule immunitarie cerebrali. Queste ultime sono note con il nome di microglia e vengono attivate in risposta a traumi, lesioni e infiammazione. Tuttavia pare ci sia una relazione tra l’eccesso di infiammazione, le malattie degenerative e la depressione.
Proteine traslocative
Se le microglia sono attivate viene prodotta una maggiore quantità di proteine traslocative (TSPO), si tratta di un marker di infiammazione facilmente rilevabile attraverso la tecnologia PET. Dai risultati è emerso che i livelli di TSPO erano mediamente più elevati del 30% nelle persone affette da depressione di lunga durata, rispetto a quelli che hanno assistito alla malattia per un numero inferiore di anni o in chi non aveva mai sperimentato la depressione. Da ciò si evince che la depressione potrebbe avere una correlazione positiva con l’infiammazione. Tuttavia gli scienziati non sono riusciti a dimostrare se è l’eccesso di infiammazione a determinare la depressione o è sempre e solo il contrario. I risultati sono stati pubblicati su The Lancet Psychiatry.
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