26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Vaccini e campagna elettorale

La copertura vaccinale non contrasti con il diritto alla scuola. Il parere dell'Anci

Secondo il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, l'iniziativa del Consiglio Comunale di Roma è condivisibile

Bambini, scuola e vaccinazioni
Bambini, scuola e vaccinazioni Foto: Shutterstock

ROMA – La campagna elettorale per le elezioni politiche di marzo 2018 pare ormai praticamente incentrata sulla questione vaccini. Si sta infatti facendo un gran 'baccanale', che in molti casi trascende da quelle che sarebbero le competenze di ognuno A sentire di dover dire la sua è anche l'Anci (l'Associazione dei Comuni d'Italia), nelle veci del sindaco di Bari, Antonio Decaro: «In questi mesi il livello di copertura dei vaccini obbligatori raggiunto è molto alto, nella stragrande maggioranza dei comuni e delle regioni. Questo dato deve confortarci tutti, oltre che contribuire a rasserenare il dibattito in atto che deve porre al centro esclusivamente la salute pubblica dei bambini e del Paese. La posizione dell'Anci sulla questione dei vaccini è nota. La legge va rispettata, ma occorre consentire che la sua applicazione, specie in fase iniziale, non contrasti con il diritto dei nostri figli e delle famiglie alla continuità scolastica».

A proposito di Raggi
«L'iniziativa del Consiglio comunale di Roma – prosegue Decaro – è condivisibile nella parte in cui mira a consentire alle famiglie in lista d'attesa per il trattamento vaccinale, e sembrerebbero tantissime, di proseguire nella frequenza scolastica anche dopo il 10 marzo. Questa, per l'associazione dei Comuni, non è una concessione, ma un modo equilibrato di applicare una normativa così innovativa e ad alto impatto per i cittadini. Stiamo cercando di fare una rapida ricognizione: abbiamo chiesto agli uffici tecnici del Miur, del ministero della Salute e delle Regioni di conoscere i dati in possesso delle Asl, e notizie sulle procedure di dialogo con le famiglie previste dalla legge. Abbiamo saputo che i ministeri competenti stanno lavorando insieme al garante per definire le indicazioni da dare dopo il 10 marzo».