19 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Tutto sul glaucoma

Glaucoma ladro della vista: cos'è, i sintomi, la prevenzione e le cure

Tutto quello che c’è da sapere sul glaucoma: le diverse forme, i sintomi, i metodi diagnostici e le terapie, la prevenzione

ROMA – C'è un 'ladro' della vista che entra di soppiatto e poi, a mano a mano, causa numerosi e anche gravi danni agli occhi. È il glaucoma, una malattia oculare tra le più diffuse tra le persone che hanno superato i 40 anni. e indubbiamente una delle più insidiose. Per evitare spiacevoli conseguenze, come anche la cecità, è fondamentale agire tempestivamente ai primi segnali di allarme. A oggi si contano oltre 90 milioni di persone al mondo affette da glaucoma.

Cos’è il glaucoma?
Glaucoma è una parola di origine greca che significa 'occhio bianco'. Si parla di glaucoma quando vi è un anomalo ed eccessivo aumento della pressione oculare. Questa condizione colpisce il nervo ottico, alterando il campo visivo. Con il tempo, il nervo ottico potrebbe restringersi, arrivando nei casi più gravi alla cecità. Il nervo ottico è un fascio di fibre nervose che trasmette impulsi elettrici che gli giungono dai vari stimoli visivi. È un elemento parte del sistema nervoso centrale, e lo si trova avvolto dalle meningi. Quando vi sia un glaucoma in atto, avviene una compressione sulla 'testa' del nervo ottico, chiamata papilla ottica. È qui che si trova il punto di incontro di tutte le fibre nervose che provengono dalle cellule gangliari della retina. Queste fibre sono collegate direttamente con i centri visivi del cervello.

Quando il nervo ottico viene schiacciato
Il glaucoma provoca letteralmente uno schiacciamento del nervo ottico. Questo accade in seguito all'ostacolare dell’umore acqueo da parte della patologia, che si traduce in un accumulo di liquido che genera il noto aumento di pressione. Lo schiacciamento della papilla ottica (il nervo) porta alla morte di alcune importanti fibre nervose. Le cellule nervose distrutte provocano un danno totalmente irreversibile.

Qual è la pressione ideale
Gli oculisti sanno che la corretta pressione intraoculare è di circa 16 mm/Hg. Mentre al di sopra dei 21 mm/Hg potrebbero insorgere problemi a occhi e vista. La pressione ha il principale scopo di mantenere il bulbo oculare nella norma, sia a livello di forma che di funzioni.

Se compaiono gli scotomi
Il glaucoma danneggia il nervo ottico. E mentre questo subisce sempre più danni, nel campo visivo si generano i cosiddetti scotomi. Si tratta di minuscole zone in cui viene impedita la vista. Fino a che rimangono piccoli, le possibili conseguenze sono limitate. Ma se si ingrandiscono estendendosi al di là della parte periferica del campo visivo si possono avere seri problemi di vista.

I principali fattori di rischio del glaucoma
Trai principali fattori di rischio per il glaucoma vi sono:
- Età avanzata
- L'appartenere alla razza caucasica (o bianca)
- Familiarità
- Diabete
- Miopia
- Ipertensione arteriosa
- Emicranie ricorrenti

I vari tipi di glaucoma
Sono diversi i tipi di glaucoma che possono insorgere:
- A pressione normale
- Acuto ad angolo chiuso
- Congenito
- Secondario
- Primario ad angolo aperto (GPAA)

Il glaucoma primario ad angolo aperto
Questa forma di glaucoma interessa soprattutto gli individui dai 40 anni in su. È in assoluto la forma più diffusa, con oltre 50 milioni di persone al mondo che ne soffrono. La particolarità di questa forma è la quasi totale assenza di sintomi, fino a che il paziente arriva ad avere la vista seriamente compromessa. Se non viene curato in tempo, potrebbe portare alla cecità. Ecco perché è fondamentale sottoporsi a visite mediche di controllo – specie se c'è una familiarità. «Ricordiamo dunque l’importanza della prevenzione – spiega il dottor Luigi Fusci, oculista – Anche le persone che sono sotto cura per glaucoma (anche ben condotto) devono fare regolarmente i controlli, utilizzi quotidianamente i colliri che lo specialista/oculista gli ha prescritto. In questo modo è possibile conservare e preservare le funzioni visive con un nervo ottico efficiente».

Il glaucoma primario ad angolo chiuso
A differenza di quello ad angolo aperto, che ha un esordio lento e graduale, in questo caso si manifesta con una fase acuta e improvvisa. La causa risiede nel blocco del deflusso del liquido che si trova all’interno dell’occhio. Il paziente potrebbe ritrovarsi all'improvviso con una vista annebbiata e altri sintomi come vomito, mal di testa e dolore oculare. In tali casi la pressione può arrivare a livelli altissimi: 60 mm/Hg. È necessario un intervento medico d'urgenza.

Il glaucoma secondario
Questo tipo di glaucoma è originato da altre patologie oculari come la cataratta, alcune infiammazioni, occlusioni vascolari o anche tumori. Anche un trauma o il diabete possono portare al glaucoma secondario. Altri fattori che influiscono sono l’assunzione di farmaci corticosteroidi e antidepressivi.

Il glaucoma congenito
Come suggerisce il nome stesso, è una forma di glaucoma che si ha già alla nascita o che si sviluppa dopo poche settimane di vita. In genere si ritiene essere causato da eventi causanti avvenuti durante lo sviluppo fetale. Il neonato potrebbe accusare fotofobia, dolore, lacrimazione e aumento delle dimensioni dell’occhio.

La pressione alta di per sé non indica glaucoma
Un episodio di ipertensione oculare, entro certi limiti, non determina di per sé il glaucoma. Si parla di glaucoma solo se è già avvenuto un danno al nervo ottico. Nonostante ciò, i pazienti che hanno avuto almeno un episodio di pressione elevata dovrebbero tenere costantemente sotto controllo gli occhi tramite esami specifici.

La diagnosi di glaucoma
Una volta che si ha la certezza assoluta che una parte di fibre nervose sia già stata danneggiata, allora di parla di glaucoma – anche allo stadio iniziale. La diagnosi deve essere eseguita da un oculista (e non un ottico), il quale è in grado di determinare la pressione intraoculare attraverso una tonometria. Al fine di ottenere maggiori informazioni sulla gravità e lo stadio della patologia, lo specialista potrebbe eseguire anche una osservazione oftalmoscopica. La tonometria è una misurazione che si fa in mm di mercurio per determinare quale sia la pressione intraoculare. Il metodo più usato è la tonometria Goldmann. Durante l’esame, l'oculista utilizza un apparecchio dotato di filtro blu chiamato tonografo che imprime una lieve forza sulla cornea. Il tonometro a soffio ha la peculiarità di spruzzare dell’aria a livello della cornea. Nessuno dei due esami è invasivo.

Le cure
Allo stato attuale non esiste terapia che possa restituire la vista o la vita alle cellule danneggiate. Tuttavia è possibile rallentare il decorso della patologia. I farmaci più utilizzati sono dei betabloccanti. Tra quelli a uso topico, o locale, vi sono il Dorzolamide e il Latanoprost. La terapia può essere integrata anche con Dipivefrina, Brimonidina e Apraclonidina. Esiste anche un’altra classe di farmaci detto colinomimetici, i quali pur essendo molto efficaci sono controindicati nei soggetti giovani o in coloro affetti da cataratta. Tra i rimedi naturali contro il glaucoma, vene sono alcuni che, sebbene non siano del tutto efficaci, possono anch'essi tenere a freno il problema. Secondo un recente studio pubblicato su Ophtalmic Research, i cannabinoli della canapa hanno dimostrato di proteggere le cellule gangliari della retina. E al tempo stesso, riducono la pressione intraoculare. Altri rimedi conosciuti sono il Ginkgo Biloba e il Triphala (una miscela indiana).

L’importanza delle visite di controllo
Il dottor Luigi Fusi pone l'accento sulle visite di controllo, che spesso sono l'arma migliore per combattere la malattia. «Ricordiamo che è bene, dopo i quarant’anni, sottoporsi a un controllo della pressione oculare, chiamata tonometria – spiega il dott. Fusi – Ricordiamo anche che i valori medi normali si attestano intorno ai 20 mm/hg. Chi ha un valore più alto è bene che venga controllato da uno specialista oculista. Ci sono molte iniziative in Italia, di associazioni Onlus e volontari che vanno a fare delle campagne di controllo pressorio oculare con dei mezzi mobili. Questo è importante per scoprire eventuali problemi agli occhi».