20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Insufficienza cardiaca

Arriva l'innovativa tecnica salva cuore in caso di scompenso o insufficienza cardiaca

A Monza si utilizza un impulso tecnologico per combattere lo scompenso cardiaco e l'insufficienza cardiaca, condizione spesso mortale

Scompenso cardiaco
Scompenso cardiaco Foto: Shutterstock

MILANO – Lo scompenso cardiaco, noto anche come insufficienza cardiaca è un disturbo molto grave, che spesso porta alla morte. Poterlo dunque controllare diviene 'vitale' per molte persone. Proprio in questa direzione va l'Ospedale San Gerardo di Monza che ha consolidato l'uso di una tecnica innovativa per combattere lo scompenso cardiaco, la patologia che impedisce al cuore di pompare correttamente il sangue all'interno dell'organismo. Questa condizione è molto diffusa, stando a numeri ed evidenze. Si stima, infatti, che nel mondo oltre 26 milioni di persone siano colpite da questo fenomeno. In Italia ne soffre un milione di persone, con 170.000 nuovi casi registrati ogni giorno e quasi 500 ricoveri giornalieri imputabili a questo fenomeno. In Lombardia, invece, vivono circa 150mila persone affette questa condizione clinica.

Sintomi pesanti
Coloro che ne soffrono, sono pazienti costretti a fare i conti, ogni giorno, con una serie di gravi sintomi che ne riducono la qualità della vita, tra cui dispnea (mancanza di fiato) da sforzo e a riposo, edema degli arti inferiori, astenia, difficoltà respiratorie in posizione supina, tosse, addome gonfio o dolente, perdita di appetito, confusione, deterioramento della memoria. A rendere ancora più preoccupante questo scenario, sono inoltre le prospettive future: a causa dell'invecchiamento della popolazione, negli ultimi cinque anni si è registrato un incremento del 40% nel numero di ospedalizzazioni provocate da scompenso cardiaco.

Una vera e propria emergenza
Per far fronte a questa vera e propria emergenza sanitaria, l'Equipe della Struttura Semplice di Elettrofisiologia Interventistica e Cardiostimolazione del San Gerardo ha da tempo adottato una terapia che prevede un intervento chirurgico per l'innesto di un piccolo dispositivo in grado di emettere impulsi elettrici al cuore quando si manifesta un rallentamento del battito cardiaco o un battito dissincrono (non coordinato). Il congegno posto sotto la pelle è infatti capace di stimolare varie parti del muscolo cardiaco con la corretta sequenza, producendo la cosiddetta re-sincronizzazione cardiaca, migliorando così la capacità del cuore di inviare il sangue in tutto il corpo.

Un particolare pacemaker
L'approccio terapeutico si basa sull'impianto di un particolare pacemaker cardiaco, il Quadra Allure Mp? CRT-P, device ultra tecnologico che è stato messo a punto da una multinazionale statunitense leader a livello globale nella produzione di dispositivi medici. Il device è composto da due elementi: lo stimolatore cardiaco e gli elettrocateteri di stimolazione. Lo stimolatore cardiaco viene impiantato appena al di sotto della cute, vicino alla clavicola. Gli elettrocateteri, invece, sono dei cavi sottili inseriti nel cuore attraverso una vena, che collegano lo stimolatore cardiaco al cuore. Questi ultimi rilevano il ritmo cardiaco naturale del paziente e trasmettono questa informazione allo stimolatore, che adatta la sua risposta a seconda delle necessità ed emette una serie di impulsi che stimolano il cuore riportandolo a un ritmo regolare.
In aggiunta, i quattro elettrodi di cui il dispositivo è dotato permettono di reclutare una maggiore quota di tessuto cardiaco durante la contrazione, favorendo una migliore risposta cardiaca in termini di sincronizzazione e quindi di contrattilità. Un derivato della tecnologia moderna, compatibile con la Risonanza Magnetica e con il Controllo a distanza, che colloca l'Ospedale San Gerardo di Monza tra i centri di riferimento regionali e nazionali nel processo di gestione dei pazienti con scompenso cardiaco.