Vaccini, la sentenza del tribunale di Modena è senza precedenti in Italia
Sulla disputa dei genitori sulla vaccinazione della figlia di 7 anni, Gian Ettore Gassani: figli soggetti non solo a genitori, ma anche alla magistratura
ROMA – Qualcuno ricorderà la vicenda riportata ieri della bambina oggetto di contesa da parte dei genitori separati sulla necessità o meno di farla vaccinare. Con la madre che è contraria, mentre il padre è favorevole. «La sentenza del tribunale di Modena non ha precedenti nel nostro Paese: lo stato può imporre il vaccino per i minori anche davanti a genitori dissenzienti. Non vi è più un obbligo generico o la revisione di una multa, ma un obbligo giuridico che deve essere eseguito». Così commenta in una nota il presidente dell'associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, Gian Ettore Gassani, commenta la sentenza del Tribunale Civile di Modena relativa alla disputa tra due coniugi separati per la vaccinazione della bimba di 7 anni.
Non solo responsabilità genitoriale
«Ciò significa - prosegue Gassani - che i figli non sono soggetti solo alla responsabilità genitoriale [quella che una volta si chiamava patria potestà, Ndr] ma anche al controllo e alle decisioni della Magistratura. Anche quando non c'è una separazione in atto, uno dei due genitori può rivolgersi al Giudice per ottenere la vaccinazione dei figli, anche nell'ipotesi in cui l'altro genitore sia contrario. Tale sentenza apre un varco formidabile - conclude - a una serie di procedure che avranno lo stesso oggetto».
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