27 agosto 2025
Aggiornato 19:00
Diagnosi di cancro

Arrivano le nanosonde che rilevano il cancro precocemente

Alcuni scienziati statunitensi sono riusciti e creare delle particolari nanosonde in grado di scovare il cancro nelle fasi iniziali

Arrivano le nanosonde per la diagnosi del cancro
Arrivano le nanosonde per la diagnosi del cancro Foto: Shutterstock

Un’interessante novità è stata appena pubblicata su Nature Biomedical Engineering: grazie all’utilizzo di nanoparticelle da ora in poi si potrà rilevare il cancro allo stadio inziale, prima ancora che diventi sintomatico. E il metodo sembra essere decisamente più efficiente della classica risonanza magnetica. In questo modo anche le cure potrebbero diventare più efficaci e durare minor tempo, grazie a un intervento terapeutico estremamente rapido.

Migliore dei metodi comuni
Ciò che hanno scoperto gli scienziati è che alcune nanonparticelle emettitrici di luce, sono in grado di rilevare anche tumori estremamente piccoli mantenendo traccia della loro diffusione. E il potenziale di tale scoperta è notevole: si potrà rilevare il cancro quando è ancora piccolo per poterlo curare al meglio. Dai risultati è emerso che il metodo è di gran lunga migliore della risonanza magnetica (MRI) e di altri sistemi di rilevazione del cancro.

Una grande sfida
Si tratta di una delle sfide più importanti della medicina odierna: individuare tumori precocemente prima che riescano a diffondersi in tutti gli altri organi. Al momento attuale, tuttavia, i metodi diagnostici che abbiamo a disposizione non possono rilevare le lesioni cancerose che sono ancora troppo piccole.

Nanosonde
Grazie al nuovo studio, per ora condotto solo su modello animale, è stato possibile rilevare nei topi, attraverso un’iniezione di nanosonde, tumori microscopici. Si tratta di dispositivi ottici che emettono una luce infrarossa a onde corte in grado di viaggiare attraverso il flusso sanguigno. Rispetto alla tradizionale risonanza magnetica si sono dimostrate significativamente più veloci e in grado di captare anche minuscole lesioni presenti nelle ghiandole surrenali e nelle ossa. «Le cellule tumorali possono alloggiare in diverse nicchie nel corpo, e la sonda segue le cellule in espansione ovunque vadano», spiega Vidya Ganapathy, della Rutgers University negli Stati Uniti.

100 tipi di tumore
Secondo Prabhas V Moghe, della Rutgers University, questa nuova tecnologia potrebbe servire per rilevare oltre cento tipi di tumore e potrebbe essere disponibile entro soli cinque anni. «È possibile determinare potenzialmente lo stadio del cancro e quindi capire quale sia l'approccio più corretto per un particolare paziente», conclude Moghe.