Il DNA non basta, per vivere a lungo ci vuole carattere
Secondo una recente ricerca condotta alla Sapienza di Roma, il DNA non è sufficiente per vivere più a lungo, ci vuole anche carattere
Salute, bellezza, intelligenza e persino longevità. Tutto sembra essere collegato ai nostri geni. Ma non è tutto qui, nella vita bisogna anche avere carattere se vogliamo star bene e vivere a lungo. Inespertamente, quindi, la ricetta della giovinezza non comprende né cibo, né rimedi alternativi ma un comportamento ottimale. Via libera, quindi, all’ottimismo, alla spiritualità, all’amore per la propria famiglia e la propria terra. Il tutto condito con un po’ di etica e un po’ di sana testa dura. Questi gli ingredienti esposti recentemente in una ricerca pubblicata sulla rivista International Psychogeriatrics.
I super anziani
Da qualche anno a questa parte si stanno studiano i super anziani del Cilento. Esperti di tutto il mondo cercano di capire qual è il loro segreto di longevità e benessere, decisamente più alto di tutte le medie nazionali (e non). Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con l'Università della California di San Diego, una delle caratteristiche tipiche di tali persone risiede proprio nel carattere. Tutti sembrano avere una buona dose di religiosità, unita all’attaccamento per la propria famiglia e la propria terra ed etica in ambito lavorativo.
Lo studio
Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno preso in esame 29 anziani di età compresa fra i 90 e i 101 anni, residenti in alcuni comuni del Cilento. Tutti appartengono a uno studio denominato Ciao (Cilento on Aging Outcomes Study). Ogni partecipante allo studio è stato intervistato allo scopo di comprendere in maniera dettagliata le sue condizioni psico-fisiche. Più che altro gli studiosi si sono concentrati sulla loro visione del mondo che spaziava dalla spiritualità al lavoro. Per approfondire al meglio, il tutto è stato corredato di dettagli utili come foto, ricordi e immagini. Inoltre, sono stati coinvolti familiari più giovani per conoscere le impressioni riguardanti la personalità e il carattere dei loro parenti più anziani.
Benessere mentale
In conclusione, gli anziani del Cilento presentano un benessere mentale superiore alla maggior parte dei loro coetanei e persino migliore dei figli di età compresa fra i 51 e i 75 anni. «Ciò che accomuna questi anziani è l'amore per la loro terra, in cui trovano un motivo per continuare a vivere. Molti continuano a lavorare a casa o nei campi, e pensano: questa è la mia vita, non voglio arrendermi», spiega la coordinatrice dello studio, Anna Scelzo. «Abbiamo anche scoperto che tendono a essere dominanti, testardi, e hanno bisogno di avere un senso di controllo. Questa tendenza a controllare l'ambiente evidenzia una certa determinazione che è bilanciata dalla necessità di adattarsi ai cambiamenti», conclude Scelzo. Ma questo tipo di comportamento, non è forse anch’esso scritto nei nostri geni? Forse, in qualche modo, il DNA c’entra sempre.
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