28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Pesticidi e biologico

Bastano 15 giorni di dieta bio per disintossicare il copro e eliminare i pesticidi dalle urine

Una campagna di Cambia La Terra ha messo in evidenza, in seguito a un esperimento scientifico, come i livelli di pesticidi nelle urine possano ridursi o azzerarsi con un’alimentazione biologica

Dieta biologica per 15 giorni per eliminare tracce di pesticidi
Dieta biologica per 15 giorni per eliminare tracce di pesticidi Foto: Shutterstock

Nei giorni scorsi sono state sollevate non poche polemiche circa la proroga di cinque anni per quanto riguarda dell’utilizzo del glifosato. Studi recenti, infatti, erano riusciti a evidenziare come il cibo contenente pesticidi causasse seri problemi all’organismo specie a livello neurologico. Tant’è vero che aumentavano i casi di demenza e Parkinson. Il messaggio che molti, al contrario, stanno cercando di veicolare, è:  «no ai pesticidi, sì al biologico». E l’adottare questo tipo di alimentazione – nettamente più sana – sembra produrre effetti positivi sulla salute già dopo pochi giorni.

Sì al biologico?
No ai pesticidi sì al biologico. Forse tutte le persone dotate di un minimo di conoscenza vorrebbero adottare questo tipo di alimentazione. Purtroppo però, il mercato del biologico se ne approfitta molto della situazione e aumenta a dismisura i prezzi. La conseguenza è che troppe famiglie non possono permettersi di mangiare sano. Ma se tutti un giorno smettessimo di acquistare biologico a causa dei prezzi esorbitanti tutti i produttori sarebbero costretti a ridurli. Invece sono ancora in troppi ad alimentare questo mercato. Un altro metodo sarebbe quello di aumentare la concorrenza. E, in parte, questa iniziativa è stata seguita da molti supermercati che sfornano prodotti bio a prezzi decisamente più abbordabili. E i prodotti sono pressoché identici agli alimenti di marca che costano circa 3-4 volte tanto. Quindi, perché non affidarsi solo a questi ultimi? Considerando che i produttori sono sempre gli stessi?

#ipesticididentrodinoi
Si chiama #ipesticididentrodinoi ed è un progetto di informazione di Federbio e Isde. In questa sono stati presentati alcuni studi in cui si evidenzia che dopo soli 15 giorni di dieta biologica i pesticidi svaniscono dalle nostre urine. «Bastano due settimane di una dieta a zero pesticidi per abbattere e in alcuni casi azzerare il contenuto di inquinanti nelle urine di una famiglia italiana. Madre, padre, due bambini di 7 e 9 anni: per tutti loro, per quasi tutte le sostanze chimiche analizzate, si passa da livelli di contaminazione alti a quantità molto basse e spesso sotto i limiti di rilevabilità.  La «decontaminazione» ha funzionato per alcuni degli insetticidi più utilizzati dall’agricoltura convenzionale (clorpirifos e piretroidi) e per il glifosato, l’erbicida contro cui si è mobilitata l’opinione pubblica e una parte della ricerca a livello europeo e non solo».

Risultati positivi
«In complesso, su 16 analisi delle urine (quattro per ognuno dei membri della famiglia), ben 13 hanno dato risultati estremamente positivi, con significative differenze tra prima e dopo la dieta, e solo in un due casi non si sono registrati miglioramenti. In altre parole la dieta bio ha avuto effetto su oltre l’80% delle analisi effettuate. Un’indicazione importante del fatto che la chimica contenuta negli alimenti da agricoltura convenzionale – anche in presenza di cibi che rispettano le soglie stabilite di fitofarmaci, come capita nella maggior parte dei prodotti consumati in Italia – rimane e si accumula nel nostro corpo, con conseguenze che ancora non sono state totalmente studiate e comprese», dichiarano gli esperti del progetto Cambia La Terra.

Risultati indiscutibili
«L’insetticida clorpirifos, ad esempio, prima della dieta era presente nelle urine del bambino più piccolo con oltre 5 microgrammi per grammo di creatinina, un valore più di tre volte maggiore della media di riferimento (*) che è 1,5 (microgrammi/g). Dopo quindici giorni di dieta biologica la concentrazione dell’inquinante è scesa a un valore di 1,8 microgrammi. Mentre nelle analisi del padre, Giorgio, la stessa sostanza – che era oltre tre volte la media di riferimento per la popolazione adulta– non è più rilevabile dopo la dieta», questi i risultati delle analisi, elaborate dal Medizinisches Labor Bremen.

Anche per il glifosato
I risultati eccellenti sono stati ottenuti anche per quanto riguarda il glifosato. Se inizialmente Giorgio evidenziava concentrazioni pari a più del doppio del normale, 15 giorni di cibo bio hanno permesso di eliminare ogni traccia nelle urine. Risultati simili sono stati ottenuti con i bambini.

Una riflessione
«L’iniziativa che abbiamo condotto ci spinge a una seria riflessione sul fatto che se cerchiamo i pesticidi dentro di noi è molto probabile che li troviamo. Ma su questo non ci sono monitoraggi su ampia scala: è incredibile che ancora oggi ci si ponga in maniera molto vaga il tema dell’effetto dei pesticidi all’interno del nostro organismo. Misurare i livelli di inquinamento da fitofarmaci sui prodotti alimentari è il primo passo. Ma serve approfondire la conoscenza degli effetti che diverse e numerose sostanze hanno sulla nostra salute. Serve più ricerca, e soprattutto più ricerca indipendente dagli interessi economici, come ha dimostrato la stessa vicenda del glifosato», conclude Maria Grazia Mammuccini, dell’ufficio di presidenza di FederBio e portavoce della campagna #StopGlifosato.