1 dicembre 2024
Aggiornato 22:00
Bambini in ospedale

Gemelli Art: via alla raccolta fondi per il Progetto Acquarius dedicato ai piccoli pazienti

Una sala per piccoli pazienti che diventa sottomarino per affrontare senza paura la terapia nel reparto di pediatria oncologica. Parte la raccolta fondi per realizzare l'importante progetto

Al via il progetto Acquarius al Gemelli di Roma
Al via il progetto Acquarius al Gemelli di Roma Foto: Shutterstock

ROMA – Sottoporsi alle cure contro il cancro senza ansia o paura. Questo l'obiettivo del Progetto Acquarius dedicato a tutti i pazienti pediatrici (ossia i bambini) malati di tumore. Attraversare un ambiente marino popolato di pesci e altri animali coloratissimi alla guida di un sottomarino come il Capitano Nemo fino a raggiungere l'approdo per effettuare una importante terapia. È questo il luogo dominato dall'azzurro, in via di realizzazione, dedicato ai pazienti pediatrici affetti da malattie oncologiche che devono sopporsi a cicli di cure presso il Centro di Radioterapia Oncologica Gemelli ART (Advanced Radiation Therapy) del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. È questo l'obiettivo del Progetto Acquarius che, attraverso una campagna di raccolta fondi, si vuole realizzare presso il Policlinico Gemelli per offrire un servizio sempre più a misura dei piccoli pazienti.

L'area magica
Gemelli ART dispone già di una sala di attesa, un'area 'magica' dove i piccoli pazienti oncologici, in attesa di essere sottoposti a trattamento radioterapico, possono giocare in un mondo fiabesco grazie ai dipinti raffiguranti un acquario realizzati lungo i corridoi dal pittore Silvio Irilli e vincere la paura della terapia. «Ora, con il contributo della campagna di raccolta fondi, vogliamo trasformare la sala di terapia in un sottomarino e far diventare i piccoli pazienti protagonisti di un gioco - spiega il professor Vincenzo Valentini, Direttore del Polo Scienze Oncologiche ed Ematologiche del Policlinico Gemelli e Ordinario di Radiologia all'Università Cattolica – Nel momento in cui devono restare necessariamente soli nella sala della terapia inviteremo i bambini a trasformarsi nel Capitano Nemo, a salire su una macchina fantastica che gira intorno a loro e che è una parte del sottomarino. Nella sala della terapia, a forma di sommergibile – prosegue Valentini – il bambino potrà mettersi al comando del timone, indossare il casco del capitano (la maschera per la radioterapia), tenere il diario di bordo (predisposto dallo psicologo) e con la collaborazione dei co-piloti (i genitori) 'giocherà' mentre viene sottoposto alle cure. Tutto questo in un luogo che lo faccia sentire accolto e al sicuro e che permette reciprocità nell'interazione con gli oggetti e il personale medico-sanitario. Inoltre – conclude l'esperto – il Progetto Acquarius contribuirà a ridurre le procedure in anestesia che si rendono necessarie per i piccoli pazienti quando devono restare immobili durante la seduta di terapia. Infatti numerosi studi condotti sul ruolo dell'arte negli Ospedali e sull'opportunità di realizzare ambienti adatti ai bisogni dei più piccoli, mostrano riduzione del dolore e dell'ansia».

C'è anche la tartaruga 'Tarta'
Nella sala della terapia oltre al Sottomarino Nemo sarà presente la Tartaruga Tarta, personaggio che darà sicurezza e sarà una figura ponte che accompagnerà il bambino fin dentro al Sottomarino e potrà rimanere con lui anche durante la somministrazione della terapia radiante in un ambiente immaginario. Infatti il progetto prevede la realizzazione anche di un cartone animato. Il cartone animato sarà mostrato ai genitori del dei piccoli paziente in cura nel momento dell'ingresso nel Centro di Radioterapia del Policlinico Gemelli in modo da presentare in modo immediato e adeguato all'età il percorso clinico che dovranno intraprendere. Il protagonista del cartone animato è un bambino che deve affrontare la radioterapia. Ad accoglierlo, sostenerlo e accompagnarlo in questo percorso è appunto Tarta, una tartaruga marina con cui nasce un bellissimo rapporto di amicizia e fiducia. Affidandosi alla grande squadra di Operatori sanitari, alla potenza di macchine supertecnologiche, nonché ascoltando i consigli di Tarta, il piccolo protagonista riuscirà a portare a termine con successo la sua missione all'interno del sottomarino. Il personaggio di Tarta rimarrà accanto ai piccoli pazienti dal primo giorno, con continuità, fino al termine della missione. La tartaruga marina sarà vicino al bambino anche durante il difficile periodo in cui i genitori e il personale sanitario devono lasciarlo solo. Attraverso il canale visivo, Tarta permetterà al bambino di percepire la vicinanza di una figura conosciuta e accogliente e che possa ridurre lo stato di attivazione psicofisica correlato all'eventuale insorgenza di emozioni negative. Il Progetto Acquarius è sostenuto anche dall'Associazione Onlus Attilio Romanini, che proprio quest'anno celebra il suo 25° anniversario dalla fondazione. L'Associazione direttamente collegata al Gemelli ART interviene, attraverso l'opera dei volontari, con un'azione di supporto ai pazienti e ai familiari e, attraverso le donazioni, sostenendo economicamente le attività e i progetti del Centro di Radioterapia.