23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Depressione e funghi allucinogeni

Depressione, i funghi allucinogeni la eliminano in quindici giorni

Un team di ricerca ha scoperto che sono sufficienti due dosi di farmaci a base di funghi allucinogeni - ripartite in quindici giorni – per resettare il cervello ed eliminare la depressione. Lo studio

Depressione e funghi allucinogeni
Depressione e funghi allucinogeni Foto: Shutterstock

I funghi allucinogeni non sono solo uno strumento di divertimento facile. Da anni questi incredibili vegetali sono sotto osservazione da scienziati di tutto il mondo al fine di comprenderne i benefici in termini di salute. E, finalmente, pare che alcuni ricercatori siano riusciti a capire il meccanismo d’azione nei confronti della depressione.

Un reset del cervello
Secondo quanto riportato su Scientific Report, alcuni studiosi hanno scoperto che una sostanza denominata psilocibina, tipica dei funghi allucinogeni, è in grado di resettare il cervello nelle persone affetta da svariate forme depressive.

Successo dove gli altri hanno fallito
La buona notizia è che la psilocibina si è dimostrata efficace anche nei casi di depressione in cui i più noti psicofarmaci non hanno avuto alcun effetto. A suggerirlo sono stati alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra. Secondo quanto è emerso dai loro studi, questa preziosa sostanza è in grado di rimettere in sesto i circuiti chiave del cervello, da tempo conosciuti come importanti elementi nella formazione della depressione.

L’analogia con il computer
«Molti dei nostri pazienti descrivono la sensazione di 'resettare' dopo il trattamento e spesso usavano analogie di computer», spiega il dottor Robin Carhart-Harris, responsabile della ricerca psichedelica presso l'Imperial College. Per fare un esempio concreto, un paziente ha asserito di avvertire il cervello deframmentato, un po’ come avviene per i file contenuti nei pc.

Reset e defrag cerebrale
Per questo motivo i ricercatori dicono che i funghi allucinogeni eseguono dei Reset e Defrag del nostro cervello. Un po’ come a volte facciamo noi quando vogliamo ottimizzare le performance del nostro pc. Grazie alla psilocibina, il cervello viene deframmentato e portato a una sorta di verginità. In pratica quando il nostro cervello è troppo carico di informazioni potrebbe perdere di vista le cose importanti che ci permettono di vivere serenamente. Ma quando si utilizzano le sostanze contenute nei funghi, il cervello si ripulisce totalmente e tutto si osserva con occhi diversi.

Lo studio
La ricerca è stata condotta su 20 pazienti che hanno ricevuto solo due dosi del farmaco. Una più elevata e l’altra ridotta. Il medicinale è stato somministrato nell’arco di due settimane. Pare che la psilocibina sia stata in grado di ridurre il flusso sanguigno nella regione deputata alle emozioni e stabilizzare altre aree collegate alla depressione.

Risultati visibili con la risonanza magnetica
Il lato positivo è che i risultati non sono solo esperienziali – e quindi riportati dai pazienti – ma si possono evidenziare anche con la risonanza magnetica. Eseguita nei cervelli dei volontari – solo un giorno dopo la cura – si possono notare dei cambiamenti a livello di attività cerebrale. Tali modifiche sembrano essere direttamente collegate alla riduzione dei sintomi depressivi. Prima di cantare vittoria, però, è necessario ripetere gli studi ed eseguirli su campioni più grandi e con un gruppo di controllo.