Bergamo, 14enne contrae la meningite. Scatta immediata la profilassi per 83 persone
Un altro caso di meningite in Lombardia. Come nel mese di luglio, a essere colpito è un giovane ragazzo di Bergamo. Compagni di squadra, di classe, parenti e amici sottoposti a profilassi

La meningite torna a far paura. A essere colpito, questa volta, è un 14enne di Levate, ora ricoverato all’ospedale di Bergamo. La profilassi ha coinvolto tutti gli amici, parenti e compagni di classe. I dettagli della vicenda.
Tutto inizia giovedì
La triste storia inizia giovedì quando il povero ragazzo comincia ad avvertire uno strano malessere. Per questo motivo i genitori lo lasciano a casa da scuola. Il giovane frequenta il primo anno di un istituto tecnico commerciale a Bergamo: il Belotti. Dopo alcune ore comincia la febbre che non accenna a diminuire neppure in seguito alla somministrazione di antipiretici. Anzi, al contrario, sale e supera i 39 gradi nella notte tra venerdì e sabato.
La corsa al pronto soccorso
Vedendo che la febbre non accennava a diminuire, i genitori – giustamente preoccupati – scelgono di portare il figlio al pronto soccorso di Bergamo. Ciò che più destava preoccupazione nei medici non era tanto il rialzo febbrile quanto il mal di testa molto forte, il vomito, poca reattività e ridotta vigilanza. Sintomi che hanno subito fatto pensare alla meningite.
Ricovero immediato
Il 14enne è stato prontamente ricoverato al reparto Malattie infettive del Papa Giovanni di Bergamo. Poco dopo è stato sottoposto a un trattamento antibiotico ed esami specifici. La mattina seguente è arrivato il responso: si trattava – come ipotizzato – di meningite batterica. Per fortuna i farmaci antimeningite erano già stati somministrati in via cautelativa.
Scatta la profilassi
Nonostante il sabato pomeriggio i dati non erano ancora certi, in seguito alla comunicazione all’ATS (Agenzia di Tutela della Salute), sono state prontamente avvisate tutte le persone che avevano avuto contatti con il ragazzo nei giorni precedenti.
83 persone coinvolte
Compagni di classe, amici, insegnanti, giocatori della squadra di calcio e parenti. Tutte le persone che sono state accanto al bambino nei giorni precedenti sono state avvisate. Giusto il tempo di reperire la giusta quantità di farmaci – 83 persone erano a rischio – e già nella mattinata di domenica due dottoresse si sono presentate presso l’istituto scolastico per fornire tutte le informazioni del caso alle persone coinvolte. Ad avere maggior bisogno di antibiotici erano le persone che avevano avuto contatti diretti e prolungati con il malato.
Due sole dosi
Gli esperti hanno spiegato ad amici e parenti che era necessario assumere solo due dosi di antibiotici ad ampio spettro per due giorni. I genitori dei compagni di classe, dopo aver assistito alla spiegazione, hanno ritirato i farmaci e consegnati ai figli. Gli insegnanti, invece, essendo stati meno a contatto con il 14enne hanno dovuto assumerne una singola dose. D’altro canto oggi le lezioni sono state regolarmente riprese.
Condizioni stabili
La buona notizia è che le condizioni del ragazzo sembrano essere stabili e pare non essere in pericolo di vita. Nessuna informazione ci è stata fornita circa il ceppo batterico che ha causato la meningite al 14enne. Essendosi presentata in una forma poco aggressiva, tuttavia, potrebbe trattarsi di meningococco B. Ma non abbiamo notizie certe in merito. D’altro canto non è il primo caso che si è presentato nella città di Bergamo. L’ultimo, infatti, risale al mese di luglio, quando a essere colpito è stato un 17enne. Per fortuna il caso si era risolto bene e nel giro di pochi giorni.
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