Bimba di 6 anni uccisa nel giro di quattro ore dalla meningite, non era vaccinata
Muore a soli 6 anni per meningite, e nel giro di 4 ore. E’ accaduto a Giulia. Il padre racconta il dramma e lancia un appello a Salvini
ROMA – Sono bastate soltanto quattro ore alla meningite per portarsi via la piccola Giulia, di 6 anni. La bimba, secondo quanto raccontato al programma televisivo di Rete 4 ‘Stasera Italia’, non era vaccinata contro la meningite di tipo C – il male che l’ha uccisa. Chissà, forse proprio quella puntura tanto dibattuta (di nuovo) in questi giorni, l’avrebbe salvata.
Colpa della febbre
Come racconta lo stesso papà di Giulia, l’appuntamento che avrebbe potuto salvarle la vita era stato rimandato perché lei aveva la febbre: un evento assai comune tra i bambini piccoli. «Abbiamo giocato al parco come tutti i giorni – racconta il papà, le lacrime agli occhi – la mattina si è svegliata con un po’ di febbre». Lasciata tranquilla, nel pomeriggio Giulia si è svegliata. Solo che c’era qualcosa che non andava. E i genitori se ne sono accorti. Il problema erano certi preoccupanti sintomi: aveva «mal di testa – continua il papà – le facevano male le gambe. Siamo corsi in ospedale e in quattro ore [il male] ce l’ha portata via».
Un dolore che non potrà mai essere colmato
Perdere un figlio, peggio se in tenera età, è un dolore straziane, enorme, che probabilmente non sarà mai colmato. La morte di Giulia è avvenuta lo scorso 2 novembre 2917, tuttavia solo adesso il padre ha deciso di raccontare la triste vicenda. In molti si sono domandati perché l’uomo abbia deciso di rendere pubblica la cosa soltanto oggi. Il padre di Giulia allora ha menzionato le dichiarazioni di Matteo Salvini in merito alla presunta inutilità di tutti i vaccini imposti come obbligatori, che lui però non ritiene corrette. Ha dunque parlato «per far sì che di bare bianche per queste cose non ce ne siano più, che un genitore non debba vivere guardando le fotografie di una bambina che rimarrà per sempre di sei anni». Anche se poi il papà fui Giulia precisa che gli stessi medici gli avevano detto che forse il vaccino non avrebbe potuto in questo caso fare la differenza, di certo avrebbe aiutato la piccola nel combattere il male che l’aveva colpita. «Magari avrebbe avuto delle conseguenze, come dicono i medici: il vaccino non garantisce ma avrebbe aiutato», precisa il padre. Infine, l’appello dell’uomo va proprio al Neoministro dell’Interno Matteo Salvini: «Non deve decidere il genitore, i vaccini devono essere obbligatori». E questo si spera sia un messaggio che faccia pensare chi continua ad avversare le vaccinazioni che, come ricordato proprio ieri dalla SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), hanno salvato la vita a milioni di persone.
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