17 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Tassa sulle sigarette

6 milioni di morti per il fumo all'anno: ecco a cosa serve una tassa sulle sigarette

Contro i milioni di morti ogni anno a causa del fumo, tutti i fumatori sarebbero chiamati a contribuire alla salute di tutti, con una micro-tassa di un centesimo a sigaretta. Ma basterà questo a far capire che il fumo fa male e a favorire la sanità?

Fumo, proposta una tassa di 1 centesimo a sigaretta
Fumo, proposta una tassa di 1 centesimo a sigaretta Foto: Shutterstock

ROMA – Il costo di un pacchetto di sigarette è aumentato più volte nel tempo. Si dice, per scoraggiare dal vizio del fumo… Tuttavia, nonostante la maggiore informazione che c’è oggi sui danni gravi che il fumo causa, sono ancora molte (troppe) le persone che fumano. Si è anche arrivati a stampare avvertimenti sui pacchetti, o foto raccapriccianti, ma chi ha il vizio spesso non ci fa caso e continua per la sua strada. Ma i morti aumentano, di anno in anno. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dell’US National Cancer Institute, l’uso del tabacco e il vizio del fumo causano ogni anno almeno 6 milioni di decessi, 16 milioni di malattie correlate e morti premature tutto il mondo. Con un costo per la società di oltre 1 trilione di dollari. Se tutte le iniziative, anche lodevoli, fatte fino a oggi non hanno risolto il problema, la proposta di una tassa di 1 centesimo a sigaretta scoraggerà le persone dal fumare?

Se una tassa può scoraggiare
In verità quella della tassa non è una novità. Già in passato si era pensato di ricorrere a questa soluzione per scoraggiare le persone dall’acquistare il pacchetto di sigarette e per ‘finanziare’ la sanità. Ma, come detto, i più accaniti fumatori difficilmente riescono a smettere semplicemente aumentando il prezzo delle sigarette, al massimo si arrabbiano di più. L’intento, questa volta, è tuttavia coinvolgere i fumatori nel contribuire alla salute di tutti, facendo in modo che la tassa sulle sigarette vada a rimpinguare le casse della sanità, al fine di garantire la fornitura di farmaci e nuovi medici. La proposta arriva anche questa volta dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e secondo quanto stimato dagli esperti, la nuova misura finanziaria di 20 centesimi a pacchetto dovrebbe poter portare nelle casse dello Stato circa 700 milioni di euro. Se questa tassa sarà applicata, anche se in modo proporzionale agli altri prodotti del tabacco, e non solo alle sigarette, l’introito per lo Stato sarebbe ancora maggiore. Il dubbio però che sia una tassa a risolvere ancora una volta i problemi rimane. Certo, si incasserebbe di più. E forse questi fondi andrebbero davvero alla sanità. E visto l’aumento dei casi di cancro al polmone (il big killer numero uno) e tutte le altre malattie correlate al fumo (come quelle cardiovascolari) nuovi fondi farebbero comodo per sopperire alla enorme spesa. Insomma, in questo caso si scontenterebbe uno (i fumatori) per accontentare un altro.