Attenzione all'effetto 'tendina' che esplode dai 40 ai 50 anni
C’è una strana sindrome chiamata ‘effetto a tendina’ che esplode letteralmente nella mezza età, e che fa diventare grosse le braccia, specie quelle delle donne. Cos'è e come rimediare

ROMA – L’hanno definita la sindrome delle braccia grosse o ‘effetto tendina’. Colpisce soprattutto le donne dai 40 ai 50 anni, età in cui in genere fa la sua comparsa. Sono in molte le donne che lamentano questo problema, specie quando le braccia appaiono poco toniche, flaccide o troppo grasse, che fanno evitare di esporsi, utilizzando magari abiti senza maniche o con maniche corte. A mettere l’accento sul problema è Giulio Basoccu, specialista in Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva presso Ini, Istituto neurotraumatologico italiano, il quale ne ha parlato all’Adnkronos Salute.
Un fenomeno diffuso
«Sempre più spesso riceviamo richieste d’aiuto da donne di 40-50 anni, che lamentano di avere braccia poco toniche, a ‘tendina’ o troppo grasse e importanti – spiega il dottor Basoccu – Un fenomeno nuovo, perché fino a qualche anno fa una donna metteva in primo piano il viso, e questa era la priorità. Il fenomeno si collega con la nuova attenzione femminile per la forma fisica, la passione per la palestra e un’ideale di bellezza che non si limita più alla linea e al peso».
A evidenziare qualche inestetismo è anche la passione per i selfie, fa notare il dott. Basoccu, «tanto che alcune pazienti hanno studiato e adottato delle strategie di mascheramento nelle foto fatte con il telefonino». Il problema, sottolinea l’esperto, «è che se il tessuto delle braccia è molto rilassato si riesce a far poco, e con la dieta non si riesce ad assottigliare selettivamente questa parte».
I mezzi per contrastare il problema
Spesso la risposta al problema arriva dal seguire un programma di allenamento mirato e intensivo, che ha lo scopo di tonificare e ridurre la massa grassa. Tuttavia è indubbio che questo richiede sacrifici, e non tutte le donna hanno la costanza e la voglia di seguire un programma del genere. Ecco allora che, in genere, queste donne si rivolgono al chirurgo. Ma cosa chiedono in particolare? «L’obiettivo è tonificare, definire e rendere le braccia più esili – spiega l’esperto – C’è il lifting, un intervento molto efficace che però ha il difetto di lasciare una cicatrice evidente: se ci si vuole scoprire in libertà, indossando abiti senza maniche, questa è una controindicazione. Ecco perché eseguiamo questo lifting solo nei casi più gravi».
Altre soluzioni
«Se il problema è minore e c’è accumulo di grasso – afferma Basoccu – si ricorre piuttosto alla liposuzione. Se invece la pelle è rilassata ma non c’è grasso, si preferiscono radiofrequenza o i fili di trazione». Altre soluzioni che, secondo Basoccu, possono rivelarsi utili e danno risultati soddisfacenti, ma che vanno però personalizzate. «C’è poi la possibilità di ricorrere a soluzioni iniettabili addensanti che stimolano il collagene e contrastano l’effetto tendina», tanto odiato dalle donne. Si può capire se c’è quando sollevando il braccio verso l’altro, si evidenzia quando la parte posteriore, quella dei tricipiti, ballonzola come fosse una tendina. «La cosa curiosa è che oggi le richieste sono in aumento, ma fino a 10 anni fa il fenomeno non c’era affatto. Evidentemente sta cambiando anche l’idea di bellezza delle italiane», conclude Basoccu.
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