Suzzara, bambino di 3 anni mangia un pomodorino e muore soffocato
Un bimbo di tre anni muore soffocato a Suzzara, provincia di Mantova, per un pomodorino. La tragedia è avvenuta mercoledì sera. Il piccolo Michele Pozzi non è sopravvissuto ai disperati tentativi di rianimazione. Il sindaco propone il lutto cittadino per domani
MANTOVA – Era un normalissimo pomodoro ciliegino, di quelli coltivata in casa, ma è stato causa di una tragedia che si è consumata a Suzzara in provincia di Mantova nella sera di mercoledì 30 agosto. Il piccolo Michele Pozzi di soli 3 anni, appena compiuti, era appena tornato dalle vacanze e si è diretto nel piccolo orto di casa per prendere un pomodorino, uno di quelli che gli piacevano tanto e che aveva sempre mangiato. Ma qualcosa è andato storto, e il pomodorino si è incastrato nella trachea.
La tragedia
Subito accortisi di quanto stava accadendo, il papà Simone si è prodigato nella manovra di Heimlich per fargli espellere il pomodorino che lo stava soffocando. Attimi di terrore, per la famiglia e per il bimbo. Nel frattempo era stato chiamato il vicino di casa, un medico. Anche lui ha tentato in tutti i modi di tirar fuori quel frutto che stava soffocando il piccolo Michele, ma nulla da fare. Poco dopo sono arrivati i soccorsi del 118, che anch’essi si sono prodigati per salvare la vita del bimbo. Un’ora e mezza di tentativi di rianimazione non sono serviti, e quando il piccolo è arrivato al Pronto Soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova era già senza vita.
La triste fine delle vacanze
La famiglia Pozzi, composta da papà Simone, mamma Barbara Mondini e il fratello Pietro, era appena tornata da una vacanza di una settimana alle Isole Canarie. Il rientro a casa, come per tutti, in attesa di riprendere le attività di sempre: il lavoro, la scuola e, per il primo anno la scuola dell’infanzia per Michele. Verso le 21:00 di mercoledì scorso, mentre la famiglia era in giardino, il piccolo si è messo in bocca un pomodoro ciliegino. Non si sa bene come sia accaduto, ma questo gli è andato di traverso. Immediata la reazione dei famigliari che hanno visto il bimbo in difficoltà. Mentre il papà cercava di aiutarlo, sono stati chiamati i soccorsi con il rianimatore a bordo. Momenti concitati e di terrore, per tutta la famiglia. La tragedia si stava consumando sotto gli occhi increduli di mamma e fratello. Poi, come se non bastasse, anche l’arrivo dei nonni che erano passati per un saluto: si sono trovati davanti casa i lampeggianti dell’ambulanza, i genitori del piccolo disperati mentre lui, disteso per terra, veniva sottoposto a tutti i tentativi di rianimazione. Dopo più di un’ora i sanitari sono riusciti finalmente ad estrarre il pomodorino, ma il piccolo era ormai rimasto troppo tempo senza respirare, e non ha più dato segni di vita – nonostante gli ultimi disperati tentativi di rianimarlo.
L’epilogo
Trasportato all’ospedale di Mantova, Carlo Poma, il piccolo Michele è giunto con il cuore che non batteva più. La salma è poi stata composta nelle camere mortuarie del Poma a disposizione dell’autorità giudiziaria che non ha fatto altro che confermare la causa del decesso: asfissia che ha portato all’arresto polmonare e cardiaco. Nel pomeriggio del 31 agosto il magistrato ha dato il nullaosta per la sepoltura e alle 17:00 è stata aperta la camera ardente. I funerali si celebreranno sabato 2 settembre presso la chiesa dell’Immacolata, a cui con tutta probabilità parteciperà tutto Suzzara.
Lutto cittadino
Menrtre al città si Suzzara piange il piccolo Michele, il sindaco Ivan Ongari, questa mattina avrà un incontro con i genitori del bimbo morto soffocato per chiedere il loro parere e poi convocare la Giunta comunale ed eventualmente decidere se proclamare il lutto cittadino nella giornata di domani, 2 settembre, in occasione dei funerali.
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