28 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Glutine e cuore

Il glutine fa male al cuore? Una bufala. Ma è vero anche il contrario

Chi mangia grandi quantità di glutine non è più a rischio patologie cardiovascolari. Ma neppure chi segue una dieta gluten-free. Luci e ombra sulla sensibilità al glutine

Il glutine non fa male al cuore
Il glutine non fa male al cuore Foto: Shutterstock

Abbiamo mangiato cibi con il glutine da secoli e ora sono sempre di più le persone – tipicamente salutiste – che lo evitano alla pari della peste. Di questo componente si è detto ormai di tutto: accusato di danneggiare l’apparato digerente e l’apparato cardiovascolare, c’è chi spende fior di quattrini pur di starne alla larga. E non stiamo parlando di veri celiaci ma di tutti quei soggetti che hanno avuto una diagnosi di intolleranza al glutine, con metodi tutt’altro che scientifici. Tra questi ricordiamo i macchinari cugini dell’ormai obsoleto vega test. Ma dalla scienza – quella vera – arrivano tutte le smentite del caso: il glutine non fa male al cuore.

La dieta senza glutine fa più male che bene
Chiaramente se si soffre di celiachia è indispensabile eliminare totalmente ogni traccia di glutine dalla propria dieta. D’altro canto non ha alcun senso toglierlo se non si soffre di tale patologia. O peggio, se si sono ottenute diagnosi con macchinari che non servono a nulla e che eseguono test non ripetibili. Recentemente su The Independen si legge che «La dieta senza glutine può fare più male che bene per le persone senza malattie celiache». L’informazione di basava su un nuovo studio che aveva scoperto come le «diete senza glutine amate da Gwyneth Paltrow e Russell Crowe possono aumentare il rischio di malattie cardiache». Va sottolineato, tuttavia, che non è del tutto vero neppure questo. Anche se – ricordiamo – che chi segue diete gluten free introduce una quantità nettamente superiori di zuccheri e amidi che, a lungo andare, potrebbero aumentare l’insorgenza di sindromi metaboliche.

Un mercato di miliardi
Dietro a tutta questa mala informazione e alle varie persone che indicano la dieta gluten free più sana di quella tradizionale, c’è chi ha pensato bene di cavalcare l’onda mettendo in commercio prodotti a prezzo elevatissimo. Va da sé che il tipo di ingredienti utilizzati non è di certo così costoso, ma tutti sappiamo che se amiamo gli alimenti alternativi siamo costretti a pagarli di più. Grazie a tutta questa gente – convinta che il glutine faccia male anche se non si è celiaci – il mercato alimentare ha raggiunto quota 3,5 miliardi solo nel 2016.

Il glutine non fa male al cuore
Il glutine non fa male al cuore e, probabilmente, neppure il gluten free. Secondo un recente studio condotto da ricercatori della Columbia University di New York in collaborazione con il Massachusetts General Hospital, l’ Harvard Medical School, il Brigham e Women's Hospital e l’Harvard TH Chan School of Public Health di Boston – non esistono differenze significative con chi consuma glutine. Anzi, le persone che ne consumavano in abbondanza, avevano il 15% in meno di probabilità di sviluppare attacchi cardiaci.

La conclusione
In merito ai risultati dello studio pubblicato sul British Medical Journal, i ricercatori hanno concluso che «le differenze nell'assunzione dietetiche a lungo termine del glutine non erano associate a rischio di malattie cardiache. Tuttavia, i loro risultati suggeriscono che evitare il glutine può ridurre il consumo di cereali integrali e questo può portare ad un aumento del rischio di malattie cardiache. Hanno quindi ricordato che la promozione di diete senza glutine tra persone senza malattia [celiaca] non dovrebbe essere incoraggiata». [1]

La gluten-psicosi è una realtà
La psicosi da glutine è, ahimè, una realtà. A tal punto che molti scienziati l’hanno etichettata come una vera e propria patologia psichiatrica. Pare che colpisca molto più facilmente i soggetti ansiosi affetti da una pseudo sindrome dell’intestino irritabile, nei quali si verificano sintomi gastro-intestinali originati proprio da alterazioni mentali. «La presentazione "classica" di NCGS (sensibilità al glutine non celiaca) è una combinazione di sintomi gastrointestinali, inclusi dolori addominali, gonfiori, anomalie di abitudini intestinali (diarrea o stipsi) e manifestazioni sistemiche comprendenti disturbi dell'area neuropsichiatrica come "mente nebbiosa", depressione, cefalea, affaticamento e intorpidimento della gamba o del braccio». Tutti questi sintomi – secondo gli scienziati – sono strettamente collegati con l’autismo, la depressione e la schizofrenia. Da ciò si evince che i disturbi intestinali hanno una stretta relazione con le psicosi. A questo punto verrebbe da capire qual è la causa e quale l’effetto. È il glutine a scatenare i disturbi mentali o il contrario? Per ora nessuna conferma dalla scienza.
 

[1] Low-gluten diet linked to heart attack risk

[2] BMJ. 2017 May 2;357:j1892. doi: 10.1136/bmj.j1892  Long term gluten consumption in adults without celiac disease and risk of coronary heart disease: prospective cohort study. Lebwohl B1,2, Cao Y3,4,5, Zong G5, Hu FB5,6, Green PHR1, Neugut AI1,2, Rimm EB5,6,7, Sampson L5, Dougherty LW5, Giovannucci E5,6,7, Willett WC5,6,7, Sun Q5,6, Chan AT8,4,6.

[3] Nutrients. 2015 Jul; 7(7): 5532–5539. Published online 2015 Jul 8. doi:  10.3390/nu7075235 PMCID: PMC4517012 Gluten Psychosis: Confirmation of a New Clinical Entity Elena Lionetti,1,* Salvatore Leonardi,1 Chiara Franzonello,1 Margherita Mancardi,2 Martino Ruggieri,1 and Carlo Catassi3,4

[4] Sapone A., Bai J.C., Ciacci C., Dolinsek J., Green P.H., Hadjivassiliou M., Kaukinen K., Rostami K., Sanders D.S., Schumann M., et al. Spectrum of gluten-related disorders: Consensus on new nomenclature and classification. BMC Med. 2012;10:13. doi: 10.1186/1741-7015-10-13.

[5] Catassi C., Bai J.C., Bonaz B., Bouma G., Calabrò A., Carroccio A., Castillejo G., Ciacci C., Cristofori F., Dolinsek J., et al. Non-Celiac Gluten sensitivity: The new frontier of gluten related disorders. Nutrients. 2013;5:3839–3853. doi: 10.3390/nu5103839. [PMC free article] [PubMed] [Cross Ref]

[6] Volta U., Bardella M.T., Calabrò A., Troncone R., Corazza G.R., Study Group for Non-Celiac Gluten Sensitivity An Italian prospective multicenter survey on patients suspected of having non-celiac gluten sensitivity. BMC Med. 2014;12:85. doi: 10.1186/1741-7015-12-85.