23 maggio 2025
Aggiornato 22:00
Tumore al seno

Tumore al seno: le luci aumentano il rischio. Le nuove cure per l’Her2

Le luci notturne aumentano il rischio di sviluppare il cancro al seno. Più a rischio le persone che fanno turni di notte. Le nuove cure per l’Her 2 e gli effetti collaterali

Cancro al seno e luci artificiali
Cancro al seno e luci artificiali Foto: Shutterstock

Ancora nuove accuse nei confronti della luce notturna. Sospettata di provocare alterazioni del ritmo sonno-veglia – e tutti i disturbi della salute ad esso correlati – ora pare anche incidere sulle probabilità di contrarre un tumore al seno. Più a rischio le donne che fumano e che fanno i turni di notte. Lo studio.

Le luci della città fanno male alla salute
L’illuminazione artificiale è una splendida invenzione. Peccato, però, che causi diversi problemi di salute. Tra questi uno piuttosto grave: il tumore al seno. È quanto emerge da un recente studio condotto dall’Università di Harvard pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives. Fare le ore piccole – in compagnia di una lampadina – o, peggio, di una smartphone o un pc potrebbe aumentare considerevolmente il rischio di cancro. Peggio ancora se si tratta di una donna vicino alla menopausa e abituata a fare turni di notte.

E’ sempre colpa della melatonina
«Nella nostra moderna società industrializzata, l’illuminazione artificiale è quasi ubiquitaria», spiega Peter James, coordinatore dello studio «I nostri risultati indicano che questa ampia esposizione alle luci durante la notte potrebbe rappresentare un nuovo fattore di rischio per il tumore della mammella». Ad aumentare la possibilità di contrarre una malattia così devastante è – probabilmente – un’elevata quantità di melatonina indotta proprio dalla luce artificiale. Durante la notte, infatti, tale ormone dovrebbe raggiungere livelli bassissimi, ma disturbato dalla luce, il nostro organismo ne aumenta il rilascio.

La ricerca
Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno esaminato oltre centomila donne che facevano parte di un ampio progetto denominato Nurses’ Health Study II, condotto tra il 1989 e il 2013. Ogni soggetto è stato valutato sia dal punto di vista clinico che dallo stile di vita, in particolare per quanto riguardava l’illuminazione notturna delle aree di residenza. Quest’ultima valutata per mezzo dei satelliti.

Aumento del rischio
Dai risultati è emerso che le donne che durante le ore notturne erano maggiormente esposte all’illuminazione artificiale, avevano un rischio aumentato del 14% di contrarre il cancro al seno. Il rischio aumentava con l’ampiezza della luce notturna. Tuttavia, è importante sottolineare che tale associazione è stata trovata solo nelle donne in premenopausa e in chi aveva fumato. Ma l’associazione diveniva fortissima sulle donne che lavoravano a turni. Come, per esempio, le infermiere. Da ciò si evince che il disturbo dei ritmi circadiani può portare a seri problemi di salute.

Le nuove cure per l’Her2
Una nuova combinazione di farmaci sembra essere utile sia per il tumore al seno her2 metastatico che quello allo stadio iniziale. Si tratta dell’unione dell’immunoterapico pertuzumab associato a un altro anticorpo monoclonale denominato trastuzumab e, ovviamente, alla classica chemioterapia. Da un recente studio pubblicato su the New England Journal of Medicine, è emerso che i tre farmaci possono aumentare il tempo libero dalla malattia. Durante la ricerca sono stati presi in esame 5000 pazienti divisi in due gruppi. Il primo ha assunto i due anticorpi insieme alla chemioterapia, il secondo solo il trastuzumab, la chemio e un placebo. Al termine dei tre anni di studio, il 94,1% delle persone del primo gruppo erano liberi dalla malattia. Mentre il gruppo di controllo il 93,2%. Quindi solo 171 persone su 2500 del gruppo dei tre farmaci hanno ripresentato gli effetti della malattia e 210 nel gruppo di controllo. L’effetto collaterale più comune del pertuzumab è stata la dissenteria.